BELLINZONA – Nemmeno una settimana per assimilare un colpo di fortuna che cambia una vita. E il pensiero, inevitabile, che la visita a Papa Francesco qualche tempo fa abbia dato una mano, magari guidando, unendo sacro e profano, la mano della dea bendata.
Il ticinese (nome noto alla redazione) che ha vinto 19 milioni all’Euromillions si è isolato alcuni giorni in montagna per pensare, ma non ha ancora ben chiaro che cosa farà. Con l’audacia di chi è stato baciato dalla fortuna, ci ritenta. “Venerdì prossimo ci sono in palio 32 milioni di franchi, ho provato a giocare! Ogni tanto ci provo, all’Euromillions o al Lotto quando il montepremi è alto. Devo dire che alle lotterie e alle tombole sono fortunato, anni fa feci un 5 al Lotto".
La schedina è stata giocata venerdì mattina, il giorno stesso della vincita. “Dove? Preferisco non dirlo. I numeri? Casuali, non ho delle cifre fortunate, magari date di compleanno o simili”.
Ha scoperto di aver vinto il venerdì stesso, da Internet. “Ho guardato i numeri ad uno ad uno, accorgendomi che c’erano… Ho preso un mezzo infarto, ho lanciato un urlo che credo abbia svegliato tutti i vicini di casa! Ho controllato ancora una volta per sicurezza…”. Un momento indimenticabile. “Finchè non entrano sul conto… Sono contento, felice, non me lo aspettavo. Non capita tutti i giorni una vincita simile”.
Il procedimento vuole che la schedina sia inviata a Basilea, assieme ai dati. “Non so quanto tempo ci vorrà per avere i soldi”. Ovviamente, ci sono le tasse, del 35%, la cifra è comunque ingente.
Progetti? È rappresentante e pensa di proseguire a lavorare, “almeno per ora”. Non vuole fare pazzie, “la mia vita è qui, io sono svizzero, il passaporto è elvetico. Mi piacerebbe aprire una catena di alberghi nei miei luoghi di vacanza preferiti, estivi e invernali: Dolomiti, Grecia, Montenegro, California, Argentina, Islanda, Svezia”. Però qualche sfizio ha intenzione di toglierseloa breve. “Ho contattato l’aeroporto militare di Mainringen, mi piacerebbe molto volare su un FA18. Aspettiamo risposta… Poi magari vorrei andare sul Cervino o sull’Everest in elicottero”.
Non esclude la beneficenza. “Magari fondare un’associazione umanitaria. Penso a quante belle cose ha fatto Roger Federer in Africa per i bambini, dalle scuole all’acqua potabile. È sempre bello aiutare chi ha bisogno. Vedremo, i progetti sono diversi, con calma li affronterò a uno a uno. Non sono una persona che va a spendere tutti in barche, auto di lusso, ville. I soldi possono essere investiti, ovviamente”.
“Paura che la gente cambi nei miei confronti? Beh, persone invidiose ce ne sono sempre”, aggiunge.
Il suo desiderio, che non si può comprare, è riconquistare la donna che porta nel cuore, con cui si è lasciato da qualche tempo. A quel punto, sarebbe fortunato nel gioco e in amore!
Paola Bernasconi