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Cronaca
17.05.2019 - 16:030

123mila franchi per la Mummia: adesso Brissago vuole un restyling e ulteriori informazioni sul suo tesoro nascosto

La principessa di epoca tolemaica Ta Sherit En Jmen, a cui si interessò anche il Louovre, giace da anni in un locale inaccessibile. Il Municipio l'ha fatta esaminare da un esperto, il quale chiede un restauro, prima di poter rispondere alle curiosità

BRISSAGO – 123 mila franchi per restyling e studi. È la cifra che il Municipio di Brissago si appresta a chiedere al Consiglio Comunale per la mummia che giace da anni in un locale del Palazzo Comunale.

Fummo noi di TicinoLibero e liberatv.ch, a parlarvi ad aprile del 2018 di una mummia risalente all’epoca tolemaica, che proviene dalla zona di Akmim. Attorno al 1887 in quella regione vennero fatte importanti scoperte archeologiche e la mummia fu portata al Cairo dal brissaghese Cesare Zanoli, che in quel periodo soggiornò in Egitto. Poi la portò a casa. Persino il Museo del Louvre era interessato, però una nota comunale datata gennaio 1997 spiega che “con diversi oggetti appartenenti alla collezione privata della famiglia Zanoi, la Mummia ha costituito uno dei punti forti del Museo alloggiato nel Palazzo municipale”.

Insomma, un reperto importante. Che Brissago inspiegabilmente ha dimenticato, avvolta in un sudario, in un locale di fatto non accessibile al pubblico. La Capo Dicastero Cultura e Turismo, in seguito, da noi interpellata, disse che si sarebbe potuto cercare un luogo dove esporla: certo, lasciarla dove nessuno la vede è un vero peccato.

Adesso, si vorrebbero fare degli interventi conservativi. Il Municipio ha chiamato a valutarla uno specialista e restauratore, che ha parlato delle pessime condizioni dell’involucro cartaceo che la avvolge. Stranamente, la sua bara non è simile a quella delle persone ricche, come doveva essere la principessa Ta Sherit En Jmen. 

Il Comune è ora interessato alle tecniche di imbalsamazione, ai materiali impiegati per avvolgere la salma, alla fasciatura con bende di lino tra le quali potevano essere inseriti alcuni amuleti con una funzione protettiva nei confronti del corpo e a quelli usati per costruire il sarcofago, oltre che alla storia della donna.

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