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Cronaca
12.12.2018 - 09:520
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Al mattino volevano arrestarlo. Dopo la strage, è riuscito a fuggire tenendo in ostaggio un taxista

Cherif C-, il 29enne che ieri ha aperto il fuoco sulla gente al mercatino natalizio di Strasburgo, era conosciuto come radicalizzato ed era già stato in carcere per due anni. Ora 350 persone lo stanno cercando. I morti sono tre

STRASBURGO – Il bilancio dei morti nella sparatoria di ieri sera al mercatino natalizio di Strasburgo sale a tre morti, i feriti sarebbero dodici, di cui sette gravi. Il killer non è ancora stato catturato, e la Francia ha messo in campo un enorme dispositivo di forze dell’ordine.

Stando all’Ansa, potrebbe avere un complice, ovvero potrebbero essere state due le persone a sparare sulla folla. Intanto si cerca l’uomo già identificato ieri, appena dopo i fatti: si tratta di Cherif C., 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo.

Inquietanti i retroscena che emergono. È stato in carcere in passato per aggressione ed era conosciuto come radicalizzato. Proprio ieri mattina la Polizia aveva cercato di arrestarlo nell'ambito di un'inchiesta su una rapina con omicidio, a casa sua, non trovandolo. Aveva però scoperto del materiale esplosivo (che non ha usato). 

Dopo l’attentato, è stato subito identificato, grazie anche alle telecamere, ma lui stava fuggendo in taxi e ha preso come ostaggio il taxista per non farsi catturare, quando le forze dell’ordine si sono avvicinate. Ne è nata una sparatoria, con conseguente fuga.

E ancora è a piede libero. 350 persone lo stanno cercando ed è stato diramato il grado di allerta “attentato”.

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