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27.03.2017 - 15:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Agenzie di sicurezza, tra formazione e privacy: "Consiglio di Stato, cosa ne pensi?"

Per Massimiliano Ay, bisogna intervenire per meglio regolarizzare il settore, anche oltre il caso Argo 1. Per questo, interroga il Governo

BELLINZONA - Non solo il caso Argo 1: il settore delle agenzie di sicurezza, secondo il Partito Comunista e in particolare il suo deputato Massimiliano Ay, va regolarizzato affinché non accadano più episodi come quello che ha coinvolto la ditta cui si era affidato il DSS, con le conseguenti poemiche e iregolarità.

"In tal senso, oltre alle mozioni inerenti formazione degli agenti ed esternalizzazione dei compiti di
sicurezza di cui sono stato promotore", pone al Consiglio di Stato le seguenti domande:

"1) Non ritiene che, per quanto concerne le competenze del/della titolare di una agenzia di
investigazioni oppure di sicurezza privata, si debba richiedere una formazione di livello superiore
(eventualmente anche di grado accademico) come avviene in paesi a noi vicini?

2) Non ritiene di dover imporre che sia le agenzie investigative sia le agenzie di sicurezza privata
debbano avere una sede fisica nel Canton Ticino (oppure nel resto della Confederazione) vietando
quindi altri generi di recapiti, ad esempio presso studi fiduciari o semplici caselle postali?

3) Ritiene sufficiente la regolamentazione cui le agenzie investigative e quelle di sicurezza privata
devono sottostare circa la custodia dei dati sensibili dei clienti e la loro privacy?"

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