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07.04.2017 - 15:350
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Meningite, nessun caso fra gli studenti inglesi e dunque nessun pericolo per i ticinesi

Un bus con una cinquantina di giovani inglesi è stato fermato e tutti sono stati controllati all'ospedale di Bellinzona, dopo la sospetta morte di uno di loro in Italia. Per fortuna, nessuno aveva la meningite

BELLINZONA – La tragedia di un giovane 19enne, deceduto per sospetta meningite mentre si trovava in Italia in vacanza assieme alla sua squadra di rugby ha spaventato anche il Ticino. Ma, come precisa l’Ente Ospedaliero Cantonale, non c’è mai stato pericolo per la popolazione ticinese.

A seguito della morte del ragazzo, infatti, e su richiesta delle Autorità italiane,  ieri sera verso le ore 19.30 ad Airolo, nel parcheggio di Stalvedro, è stato fermato il torpedone con targhe della Gran Bretagna che trasportava i 47 compagni e due autisti.

Stavano facendo rientro al loro paese, ma su indicazione del Medico cantonale il torpedone e i loro occupanti sono stati accompagnati sino all’Ospedale San Giovanni di Bellinzona dove sono stati presi in carico e visitati.

Tutti i 49 occupanti del bus sono stati visitati e sottoposti a profilassi. Tre ragazzi presentavano uno stato febbrile, sufficiente a mettere in allerta: meningite anche nel loro caso? Fortunatamente, dopo essere stati trasferiti al Pronto soccorso ed essere stati sottoposti agli esami del caso, si è potuto escludere. Verso le 3.00, la comitiva ha ripreso la via di casa, con l’eccezione dei tre, ricoverati al San Giovanni, e di due accompagnatori che sono rimasti ad assisterli.

“In nessun momento la popolazione ticinese è stata esposta a pericolo, sia perché gli occupanti del bus non erano malati, sia perché non sono mai entrati in contatto con nessuno sul territorio”, ha voluto comunicato l’EOC.
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