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17.04.2017 - 17:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Preferenza indigena da inserire nell'emendamento Fonio-Jelmini? Ci riprova il PPD

Dadò e De Rosa chiedono che l'aggiunta venga fatta al Regolamento d'applicazione della legge. "Non è detto che in questo modo sia applicabile ma il Governo potrebbe almeno dare indicazioni"

BELLINZONA – L’emendamento di Gabriele Pinoja, che modificava quello approvato dal Gran Consiglio di Fonio-Jelmini inserendo “indigena” a fianco di “manodopera iscritta agli URC”,  non è stato votato dal Parlamento. La Lega l’ha ritenuto in contrasto col diritto superiore, scatenando la reazione dell’UDC, che con Tuto Rossi sul nostro portale ha fatto notare che nella costituzione cantonale vi è il principio di “Prima i nostri” e in quella federale l’articolo 121a, quello votato il 9 febbraio.

Al momento, ha detto Fiorenzo Dadò, presidente del PPD, a La Regione qualche giorno fa, non vi sono frontalieri iscritti agli uffici di collocamento, secondo sue informazioni. Ma, temono in molti, sapendo che le aziende dovranno cercare lì personale prima di rivolgersi alle agenzie interinali, lo faranno presto.
Il presidente pipidino, assieme a Raffaele De Rosa, si è mosso inoltrando una mozione al Consiglio di Stato.

“Il Gran Consiglio durante la seduta del 10 aprile ha approvato un emendamento proposto dal
nostro gruppo parlamentare che chiedeva in modo chiaro ed inequivocabile di inserire un paragrafo
nell'articolo 24 della nuova Legge sulle Commesse Pubbliche allo scopo unico di favorire il
reinserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro limitando in maniera importante la forza
esercitata nel nostro mercato del lavoro da parte delle agenzie interinali”, si legge nel testo. 

“Durante la discussione sull'emendamento, si era valutata l'opportunità di inserire la preferenza  indigena nel collocamento dei disoccupati iscritti presso gli URC.   Partendo dalle dichiarazioni del Direttore del Dipartimento del Territorio Claudio Zali, che ha cassato come "inapplicabile " la proposta dell'UDC di dare la precedenza ai lavoratori residenti iscritti agli URC fatta in aula e che avrebbe reso vana la proposta fatta dal nostro gruppo parlamentare chiediamo al Governo con la presente mozione di inserire nel regolamento ciò che non può per collisione con il  diritto superiore essere definito nella legge”.

In pratica, la stessa richiesta di Pinoja, solo formulata in modo diverso: i due pipidini chiedono che la preferenza indigena venga iscritta al Regolamento di applicazione della legge. Il rischio che un ricorso possa far cadere tutto potrebbe esserci, ha precisato Dadò sempre a La Regione, ma in ogni caso, ha aggiunto, “il Consiglio di Stato potrebbe comunque dare delle indicazioni agli URC”.

Dunque, un’aggiunta al Regolamento di applicazione e non al testo legislativo stesso: finezze giuridiche, che, si augura il PPD, possa permettere di dare la precedenza ai disoccupati che l’iniziativa “Prima i nostri” definisce come residenti.

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