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Cronaca
25.04.2017 - 11:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Restiamo umani. Non tollero una società che fa del razzismo la sua ragione di vita". Parla la consigliera comunale che ha denunciato Quadri

"Non si può continuare a abbassare l'asticella della decenza, del rispetto e dei sani sentimenti umani", ci dice, e sta con Lisa Bosia Mirra. "Capisco la sua frustrazione nel non riuscire a fare di più"

BALERNA – La fake news condivisa è stata l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una consigliera comunale di Balerna, attiva nella fila dei Verdi, ha deciso di denunciare Lorenzo Quadri, Ruggero Pantani e altre due persone per discriminazione razziale. Abbiamo cercato di capire che cosa vuole ottenere e di parlare in generale del tema migrazione e razzismo.

Possiamo leggere la sua denuncia come un gesto simbolico? Si definiva stufa, riguardo a cosa: al clima che si è creato, alle uscite leghiste, al razzismo in genere?
“Sì, stanca e stufa. Questo clima non aiuta certo a costruire un dialogo, una discussione, a nessun livello. Penso spesso al futuro, a quello che potranno vivere i miei figli adolescenti tra qualche anno. Siamo sicuri di voler aumentare questa spirale di odio e intolleranza? A che prezzo poi? Avremo una vita migliore? Restiamo umani!”

Si aspetta che i quattro siano condannati, in particolare Lorenzo Quadri?
“Non so cosa aspettarmi dalla Procura, non posso esprimermi. Posso solo dire che i commenti letti sotto il “post” dell’onorevole Quadri sarebbero da condannare anche solo da una sana indignazione civile. Non si può continuare ad abbassare l’asticella della decenza, del rispetto, dei sani sentimenti umani. Sani, non pieni di odio, astio, inciviltà”

Come si colloca rispetto all'accoglienza dei migranti? Personalmente come ritiene che bisogna agire (ricordiamo per esempio che era presente al funerale del ragazzo morto folgorato sul treno)?
“Da molto tempo l’emergenza profughi è inevitabilmente sulle prime pagine dei giornali e delle tv. La classe politica dovrebbe finalmente agire e prendersi le sue responsabilità. Le guerre provocate in questi ultimi anni ne sono, a mio avviso, un segnale: chi ha interessi in questi paesi? Chi vende armi anche ai paesi che non rispettano i diritti umani? I governi svizzeri ed europei sono anche loro corresponsabili, non possiamo fare finta di niente”.

Gli atteggiamenti leghisti stanno facendo degenerare il clima? Cosa pensa del caso di Lisa Bosia Mirra?
“Da un anno a questa parte si parla di corridoi umanitari che permetterebbero a tante persone che hanno attraversato deserti, mari, subito torture, di ricongiungersi con le famiglie nel nord Europa. Perché non apriamo loro questa possibilità? Persino Papa Francesco ha detto nei giorni scorsi che i campi profughi sono come “campi di concentramento”. Vogliamo lasciarli vivere in tende e in condizioni disastrose (soprattutto pensando ai bambini!), dopo tutto quello che hanno dovuto affrontare? Lisa ha vissuto in prima persona la miseria di quei campi, ne è stata profondamente sconvolta. Io capisco la sua voglia di aiutare queste famiglie, la sua frustrazione nel non riuscire a fare di più. Cito Brecht che diceva “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere””.

A Quadri cosa rimproveri in particolare, il fatto di aver condiviso una bufala con lo scopo di far passare idee razziste?
“Quadri è responsabile del suo profilo Facebook, tanto quanto lo siamo tutti noi. Di sicuro non ha pubblicato (anche) quel post per placare gli animi… Tutti quelli che hanno commentato con frasi piene di odio “col lanciafiamme!!” e altro, sono anche responsabilità sua. Non tollero una società che fa del razzismo la sua ragione di vita.Possiamo essere in difficoltà, possiamo avere paura, ma non dobbiamo dimenticare di dare un esempio di civiltà. Non foss’altro che per responsabilità nei confronti dei nostri figli”.


Paola Bernasconi
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