Sport
30.04.2017 - 12:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43
Il mondo dell'alpinismo piange un grande campione: lo svizzero Ueli Steck è morto questa mattina mentre preparava la sua nuova impresa: la traversata Everest-Lhotse
Probabilmente l’alpinista, entrato nella storia per la sua scalata sulla parete sud dell’Annapurna nell'ottobre del 2013, è scivolato e caduto, precipitando per circa 1'000 metri. Una tesi che sarebbe confermata dalla testimonianza di alcuni alpinisti che hanno riferito di aver visto una persona cadere dalla montagna
LUKLA - Il mondo dell'alpinismo svizzero e internazionale piange oggi uno dei suoi campioni. Il 41enne Ueli Steck, soprannominato ‘Swiss Machine’, è morto mentre cercava di raggiungere un nuovo primato sull'Everest. Questa mattina il suo corpo senza vita è stato ritrovato sotto la parete ovest del Nuptse, riferisce The Himalayan Times. Mercoledì scorso aveva pubblicato su Facebook la sua ultima foto e nel video allegato illustra la sua impresa,
Probabilmente l’alpinista, entrato nella storia per la sua scalata sulla parete sud dell’Annapurna nell'ottobre del 2013, è scivolato e caduto, precipitando per circa 1'000 metri. Una tesi che sarebbe confermata dalla testimonianza di alcuni alpinisti che hanno riferito di aver visto una persona cadere dalla montagna.
Lo svizzero era da solo e con tutta probabilità stava compiendo una nuova rotazione di acclimatamento in vista della sua impresa: una traversata Everest-Lhotse.
Il corpo dell’alpinista è stato recuperato da una squadra di sei soccorritori e trasportato nella città di Lukla.
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