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Cronaca
05.05.2017 - 09:320
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

"Swissexit, è giunta l'ora!" Pronta l'iniziativa per disdire la libera circolazione delle persone, al vaglio tre opzioni

L'UDC e l'ASNI sono pronte a lanciare in autunno la raccolta firme. La sezione ticinese esulta, e gradisce tutte e tre le possibilità. Chiesa: "dicevano che non l'avremmo mai fatto, invece..."

BERNA – “Swissexit: non lo faranno mai! Troppi interessi! L'UDC non presenterà una nuova iniziativa”, scrive, ironico, Marco Chiesa. Su Facebook. “E invece certo che lo faremo. Anzi lo stiamo già facendo. I testi sono pronti. In autunno partiamo! Io sono contrario alla libera circolazione delle persone e sono fiero che l'UDC con l'ASNI (Associazione per una Svizzera neutrale e indipendente) portino avanti questa battaglia”.

In molti attendevano questo momento, convinti (alcuni sperando che non arrivasse, altri augurandosi di sì) forse che non sarebbe giunto. Invece l’UDC pare davvero intenzionata a lanciare un’iniziativa per disdire la libera circolazione delle persone.

Dopo aver assistito al sabotaggio dell’applicazione dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa nel mese di dicembre 2016 questa è un’ottima e attesa notizia in particolare per il nostro Cantone. Durante questi cinque mesi dal sciagurato 16 dicembre 2016, abbiamo avuto modo di sentire l’echeggiare delle voci di molte cassandre. Senza tema di essere smentiti possiamo affermare che le illazioni relative al coraggio e alla decisione dell’UDC nel condurre questa nuova battaglia sono state clamorosamente smentite. L’UDC al contrario ha dato seguito alle sue promesse e permetterà nuovamente agli svizzeri, e in particolare ai ticinesi, di testimoniare definitivamente la loro volontà di disdire l’accordo sulla libera circolazione”, si legge in una nota dei democentristi.

"A nome dell’UDC Ticino, rappresentante dell’UDC svizzera in un Cantone dove la maggioranza della popolazione ha sempre testimoniato la sua avversione nei confronti della libera circolazione delle persone e dei Bilaterali, giunga il pieno sostegno al lavoro svolto dal gruppo composto da rappresentanti dell’UDC Svizzera e dall’ASNI, sotto la presidenza dell’ex capogruppo UDC alle Camere Kaspar Bader", prosegue il comunicato.

Come sarà, esattamente, questa iniziativa? Le opzioni possibili sono tre: sia l'Associazione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) che l’UDC si consulteranno al loro interno per decidere su quale puntare.

La prima possibilità sarebbe la disdetta tout court dell’accordo, con l’introduzione di un nuovo articolo 121b nella Costituzione federale.

La seconda strada inserirebbe l’articolo 121 b come segue: “vieta di concludere trattati di diritto internazionale e di prendere altri impegni di diritto internazionale che garantiscano la libera circolazione a cittadini di Stati esteri". Lo scopo? Non permettere che si usino vie traverse per far sì che gli stranieri possano immigrare liberamente.

La terza versione è ancor più categorica. “Non può esistere libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l'UE o i suoi Stati membri”.

Quale sarebbe la soluzione preferita dalla sezione ticinese? “I testi saranno esaminati minuziosamente ma fin dalla prima analisi è possibile affermare che le varianti esplicitano compiutamente la volontà dell’UDC Ticino".

“L'iniziativa per la disdetta della libera circolazione verrà lanciata in autunno. Sono al vaglio 3 possibili testi dell'iniziativa, in allegato il comunicato stampa. Chi aveva accusato l'UDC di non avere il coraggio o di non voler fare il passo, oggi è stato messo a tacere. Preparate la penna!”, esulta sui social Piero Marchesi.
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