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Cronaca
06.06.2017 - 16:450
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Prendersi in giro, non arrendersi mai". Mordasini parla del futuro e attacca: "il Corriere perde abbonato, la Regione segue l'area radicale, il GdP... ma quale neutralità!"

Lo storico giornale satirico concluderà le pubblicazioni. "In alcuni momenti abbiamo fatto tremare il Cantone. Noi di sinistra? Simpatizzanti sì, asserviti no, basti vedere la diatriba con Pesenti"

BELLINZONA - Dopo 26 anni di pubblicazioni, non sarà più in edicola il giornale satirico Il Diavolo. Parte di esso sarà spostato sul portale GAS social. Una scelta che sta facendo discutere, ne abbiamo approfittato per fare due chiacchiere, su satira, stampa e neutralità, con Corrado Mordasini, che c'era all'inizio dell'avventura del Diavolo, ci sarà sino alla fine ed è fra i fodnatori di GAS.

Come mai la scelta? Diceva che la satira è un settore difficile, il Ticino secondo lei quanto ne ha ancora bisogno?
"Il Ticino ha bisogno di qualcuno che muova le acque. Se lo fai con un mestolo o con un remo poco importa, Il Diavolo per una serie di conseguenze termina le pubblicazioni. Questo non significa che coloro che credono in una comunicazione vivace, fuori dalle righe, irriverente e rompiscatole abbandonino, anzi".

Qual è il bilancio di 26 anni di Diavolo? Ha smosso qualcosa?
"Scherzi? Il Diavolo ha avuto momenti dove ha fatto tremare il cantone, ricordo solo la questione delle tirature gonfiate del Giornale del Popolo  l’affare Thermoselect, le polemiche su Marina Masoni e il suo operato, in quel frangente a Lugano il Diavolo venne addirittura sequestrato dal commercio. Fu divertentissimo e ci fece un sacco di pubblicità, questo è il bello della democrazia".

Ora tutto verrà convogliato in GAS: come cambierà questo sito dunque? Farete informazione neutra oppure un po' di satira ci sarà? Tutti coloro che lavoravano per il Diavolo passeranno a GAS che non sarà più semivolontario?
"Allora, c’è un errore di fondo, non è vero che tutto convoglierà in GAS. Io semplicemente intendevo dire che GAS (di cui sono cofondatore come del Diavolo) è per me il suo successore ideale, come veicolo di idee e come rimestatore di acque. Poi il Diavolo era già ospite di GAS con le sue vignette, la copertina e alcuni articoli, non escludo che un domani, previi accordi di tutti, non si possa ricreare un’esperienza satirica all’interno di una realtà più seria come GAS. D’altronde, il Diavolo è stato inserito di Politica nuova, nuova libera stampa e La Regione Ticino, prima di andarsene per i fattacci suoi".

Ci sarà dunque un portale diverso, in un mondo già pieno di siti e notizie. A suo avviso, l'informazione on Ticino com'è? È possibile rimanere neutri? Che rapporto c'è, in genere, coi partiti?
"La neutralità non esiste, è una farsa propinata alla gente. Prendiamo ad esempio il Corriere del Ticino, che si dice indipendente eppure continua a perdere abbonamenti a causa dell sua faziosità, pilotata soprattutto da Marcello Foa. Idem vale per altre testate. C’è l’onestà, quella si e c’è il saper fare bene il proprio lavoro, saranno poi i lettori a decidere, come hanno fatto in 26 anni col Diavolo e come stanno facendo da tre anni a questa parte con GAS.social, a designare il successo o meno di una testata. Il rapporto coi partiti dipende evidentemente dalla testata. Sia il Diavolo che GAS hanno una forte impronta di sinistra, anche se spesso si sono smarcati, lo dimostrano soprattutto, e parlo del Diavolo, gli attriti di quelche anno fa sulla ex ministra Pesenti. Quella diatriba portò addirittura alla soppressione di un numero da parte della tipografia. Quel numero lo mettemmo online ed ebbe un gran successo. Dunque simpatizzanti si, asserviti no. D’altronde il Corriere è un gregario della destra liberale, e la Regione lo è più dell’ala radicale. Il Giornale del Popolo si orienta in area PPD. Non nascondiamoci dietro a un dito. Concludo con una battuta di Marx (non Karl ma Groucho) e che incarna in pieno il concetto del Diavolo: “Non accetterei mai di far parte di un club che avesse uno come me come socio”.
Prendersi in giro, prendere in giro, non arrendersi mai.  Ecco in fondo il succo di questa meravigliosa esperienza che è stata il Diavolo".
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