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24.06.2017 - 15:160
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Lo avevamo promesso, ora è realtà". L'UDC lancia l'iniziativa per disdire la libera circolazione

L'assemblea dei delegati del partito ha dato, all'unanimità, via libera alla raccolta firme. Quale delle tre versioni? Toccherà al Comitato nazionale decidere, il lancio è previsto per fine anno

LAUSEN – Se ne parlava da anni, prima come una possibilità, a volte quasi come una minaccia, poi come qualcosa che secondo molti non si sarebbe mai fatto. E dopo il 9 febbraio, quando le trattative andavano per le lunghe, e soprattutto dopo che la legge scaturita dal Parlamento non è piaciuta all’UDC, l’ipotesi si è fatta sempre più concreta. Ora, è realtà: l’UDC, nel suo congresso odierno a Lausen ha deciso all’unanimità, senza voci contrarie, di lanciare l’iniziativa per disdire la libera circolazione delle persone.

Erano state proposte tre varianti, “pesanti” in modo diverso. La prima prevedeva la semplice disdetta della libera circolazione, la seconda, oltre a disdirla, la vietava, in modo che nessun trattato potesse aggirare in qualche modo la disdetta, mentre la terza la impedisce, senza disdirla per forza. Non si sa ancora quale di queste verrà portata avanti per la raccolta firme.

Il compito di decidere la versione definitiva infatti, ci ha spiegato Piero Marchesi, è stato demandato al Comitato nazionale, che avrà tempo qualche mese, dato che il lancio dell’iniziativa è previsto per fine 2017.

Il presidente del partito ticinese, presente a Lausen assieme al suo Consigliere Nazionale Marco Chiesa, ha esternato la sua gioia su Facebook.

"Oggi l'assemblea dei delegati dell'UDC riunita a Lausen (BL) ha deciso di lanciare l'iniziativa per la disdetta dell'accordo sulla Libera circolazione delle persone con l'UE. Dopo il sabotaggio del 9 febbraio a Berna, il nostro partito non ha altra soluzione che affrontare di petto la soluzione.

Per il Ticino è una buonissima notizia, soprattutto per le lavoratrici e i lavoratori ticinesi che stanno soffrendo da anni le conseguenze di questo disastroso accordo. Con un brillante intervento, il nostro Consigliere nazionale Marco Chiesa ha portato le motivazioni e le problematiche del Ticino.

Entro la fine dell'anno verrà elaborato il testo definitivo e preparata l'organizzazione per la raccolta delle.

Lo avevamo promesso, oggi è realta".

Probabilmente, dunque, si prospetta una battaglia che potrà essere epocale per il futuro dei rapporti fra la Svizzera e l’UE. Prima, ovviamente, si dovranno raccogliere le firme necessarie. L’UDC ha valutato a lungo l’opportunità di un passo simile, e ora ha deciso: si lancia.
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