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Cronaca
25.07.2017 - 13:030
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Un carrello pieno di polemiche. Doris Leuthard, in vacanza in Ticino, fa la spesa in Italia, e il caso finisce sui giornali di tutta la Svizzera

"Come Consigliera Federale, dovrebbe potersi permettere di fare acquisti in Ticino", commenta Quadri. La Ministra è stata vista a Maccagno, poco distanze dalla sua casa di vacanza nel Gambarogno mentre Schneider Amman contrasta il turismo degli acquisti

MACCAGNO - Quanti svizzeri, ticinesi in particolare, vanno a fare la spesa in Italia? Comodità per chi è vicino al confine, soprattutto risparmo. Le polemiche non sono mai mancate: per molti, si parla di crisi ma non si sostiene l'economia locale.

Quando a varcare il confine per fare acquisti è una Consgliera Federale, scatta subito la polemica. "Dovrebbe guadagnare abbastanza per potersi permettere di fare la spesa in Svizzera!", ha tuonato, per esempio, Lorenzo Quadri.

La destinataria dello stralcio è la Ministra Doris Leuhard, che era stata sorpresa da "Il Giornale del Ticino" con un carrello pieno di alimentari alla Unes di Maccagno, in Italia, a poca distanza dalla sua casa di vacanza nel Gambarogno. A distanza di una decina di giorni, la notizia ha conquistato le prime pagine dei giornali di oltre Gottardo, con attacchi a Leuthard. Il Consigliere nazionale UDC Werner Hösli sostiene che nel suo ruolo dovrebbe fungere da esempio, e che potrebbe spingersi fino a Locarno.

Il sindaco di Gambarogno, dove appunto la Consigliera Federale possiede una casa, sul 20 Minuten l'a difesa, affermando che non è certo l'unica e che non è inusuale vederla nei negozi cittadini.

Insomma, un caso nazionale nato da... un carrello di cibo. Addirittura, i suoi colalboratori del DATEC hanno confermato che le foto sono autentiche.

Se in molti predicano la libertà individuale di decidere dove comprare cosa, per tante persone il ruolo della Ministra si scontra con questi acquisti appena fuori dalla frontiera, soprattutto in contemporanea con la volontà espressa dal collega Schneider Amman di lanciare un programma per contrastare il turismo degli acquisti. Forse il tempismo, appunto, non è stato dei migliori...
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