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Cronaca
03.08.2017 - 17:560
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Il parroco e le escort. Un sacerdote del Torinese finisce sotto ricatto da parte di una escort. Denuncia il caso ed emerge che il suo vizietto non era occasionale e che ha usato le donazioni dei fedeli per pagare il silenzio delle donne

Le indagini hanno accertato che il vizietto del prete era tutt’altro che occasionale. E per metterle a tacere il parroco aveva usato più di una volta le offerte dei fedeli. Così il caso è finito in tribunale e il parroco nel frattempo è stato trasferito ad altro incarico. oltre alla giustizia ordinaria deve pure subire l’inquisizione ecclesiale

TORINO – Ha suscitato scalpore nel Torinese il caso di un prete finito nella rete della prostizione. I fatti risalgono al 2014 quando il parroco di una parrocchia in provincia di Torino si è rivolto a una escort, la quale non sapeva di avere a che fare con un prete. La cifra pattuita andava tra i 120 e i 150 euro e la prostituta veniva regolarmente pagata al termine di ogni appuntamento.

Ma dopo i primi due incontri la donna si è resa conto che il cliente era un sacerdote e ha cercato di monetizzare la situazione: da quel momento è iniziato un ricatto continuo da parte della escort, che minacciava di scatenare uno scandalo.

Alla fine il parroco ha trovato la forza di denunciare il caro e si è rivolto alle forze dell’ordine raccontando quello che gli era successo. Anche perché le richieste economiche diventavano sempre più esose: fino a 25mila euro in cambio del silenzio.

Le indagini hanno accertato che il vizietto del prete era tutt’altro che occasionale. E per metterle a tacere il parroco aveva usato più di una volta le offerte dei fedeli. Così il caso è finito in tribunale e il parroco nel frattempo è stato trasferito ad altro incarico. oltre alla giustizia ordinaria deve pure subire l’inquisizione ecclesiale.

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