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11.09.2017 - 18:020
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Moret: "il mio difetto è non essere ticinese", e Romano si infuria: "se non hai argomenti, piuttosto taci"

Per il pipidino, si tratta di "vergognose affermazioni, mancanza totale di rispetto per uno dei fondamenti della Svizzera. La Svizzera italiana ha pari dignità e rispetto". E fa due calcoli: "Vaud ha già un rappresentante, se venisse eletta lei assieme a Berna avrebbe la maggioranza"

BERNA - Si scaldano i motori in vista dell'elezione per la successione di Burkhalter, con varie interviste ai candidati. Isabelle Moret ha perso, almeno apparentemente, un po' di terreno nelle ultime settimane, dopo essere apparsa come il nome forte assieme a Cassis, e dunque passa all'attacco.

"Il mio peggior difetto? Non essere ticinese", ha detto alla NZZ, come a intendere che, se Cassis verrà eletto, sarà solamente per il cantone d'origine. È giusto che il Ticino sia rappresentato, afferma, ma bisogna stabilire se in questa sessione o nella prossima. "Con Cotti, è stato sovrarappresentato. E teniamo conto che nella costituzione è prevista anche la parità fra uomo e donna".

Insomma, un attacco alla convinzione di molti che ora tocchi a noi.

L'ha percepito certamente così Marco Romano, Consigliere Nazionale del PPD, da sempre attivo per il diritto dell'italianità di essere rappresentata e rispettata ad ogni livello. 

"Collega Moret: talvolta è meglio tacere, fermati! Vergognose affermazioni, mancanza totale di rispetto per uno dei fondamenti della Svizzera: da sempre le differenti lingue e culture vengono integrate nella gestione del Paese e non discriminate. Se no, perchè stiamo insieme nella diversità?", ha scritto.

"La Svizzera italiana rappresenta solo l'8,1%, ma ha pari dignità e legittimità. Non esserne parte non è un difetto! Non esistono istituzionalmente "piú forti o piú grandi".".

Anzi, "Vaud (da dove viene Moret, ndr) ha già un Consigliere federale (Parmelin), non esiste che ne abbia due (con Berna, Sommaruga e Schneider-Ammann, avrebbe la maggioranza)"

Infine una stoccata, "quando non si hanno argomenti per difendere la propria posizione, si deborda...assurdo e arrogante! Per la Svizzera serve un Governo che integri tutte le componenti del Paese! ". In effetti, in quell'intervista Isabelle Moret ha parlato soprattutto di Ticino e poco di contenuti. Ormai dei candidati in lizza si sa già tutto, è vero, però la sue dichiarazioni si prestano a facili attacchi: e Romano è stato il primo.
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