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24.10.2017 - 14:050
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

L'abaco di Aureli dice che... lavorare in Svizzera continuerà a essere conveniente

Il sindacalista di UNIA ha precisato alcuni dettagli riguardo alla tassazione per i frontalieri quando (e se) entrerà in vigore l'accordo fiscale. I lavoratori che vengono in Ticino avranno un onere di tasse comunque minore rispetto a chi lavora in patria

BELLINZONA – Ma quanto dovranno pagare di imposte i frontalieri una volta che l’accordo fiscale fra Italia e Svizzera entri in vigore, se mai lo farà, visto che i tempi si allungano sempre più?

Nei giorni scorsi, anzi nelle passate settimane, si sono visti molti articoli, con opinioni diverse. I sindacati, sia da una parte che dall’altra del confine, hanno lavorato, e Sergio Aureli, di UNIA, precisa: “saranno comunque avvantaggiati rispetto ai lavoratori italiani che professano in patria”.

Chi ha un reddito di 31mila franchi, per esempio, non pagherà più tasse rispetto a oggi, grazie ad alcuni accorgimenti. Per i redditi lordi attorno ai 60mila franchi, vi sarà un aggravio, ma le tasse saranno comunque minori rispetto a chi guadagna lo stesso in Italia. Aureli cita delle cifre, parlando di 13mila euro di tasse per un italiano con 54mila euro di reddito, e di 4'784 per un frontaliere, con deduzioni.

Quindi, a quanto pare, lavorare in Svizzera continuerà a essere conveniente. Se mai l’accordo, ovviamente, si farà.
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