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Cronaca
30.10.2017 - 14:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Chiudere le discoteche? I GLRT, "non penalizziamo tutti i giovani e gli esercenti pubblici. La Giustizia punisca chi si delinque"

I Giovani Liberali Radicali del Luganese sono contrari a punizioni a pioggia, "penalizzando anche chi si ritrova solo per divertirsi. Ci impegneremo per evitare di avere una città fantasma dalle 19 in poi. Il Municipio prenda misure per prevenire i comportamenti deviati"

LUGANO - "Chiudiamo le discoteche", dice qualcuno. È stata una delle ipotesi prese in considerazione, anche se probabilmente non applicabile, dal Municipio di Lugano dopo la maxirissa con accoltellamento avvenuta fuori dal Blu Martini settimana scorsa. Purtroppo, i fatti di cronaca hanno fatto tornare ancor più di attualità il tema, con un altro accoltellamento al Vanilla sabato sera. Insomma, il mondo notturno è in subbuglio. 

Si percepisce un senso forse di insicurezza, anche se l'opinione diffusa è che siano le persone il problema e non le discoteche.

Ne sono convinti, per esempio, i Giovani Liberali Radicali di Lugano, che chiedono di non punire tutta la movida cittadina, impedendo a chi vuole solo divertirsi di farlo.

"In questi giorni in molti hanno espresso le proprie opinioni sui fatti avvenuti all’esterno della discoteca Blu Martini. Da un lato chi chiede - giustamente - che queste persone siano punite più severamente evitando pene blande che non aiutano a prevenire futuri comportamenti di questo tipo; mentre dall’altro lato chi cede al panico e, speriamo di no, al populismo, proponendo di smantellare l’intero tessuto sociale che anima il centro città di Lugano nelle notti sul Ceresio", si legge in una nota.

"Questa generalizzazione non ci trova per nulla d’accordo e non rispetta nemmeno il principio cardine della responsabilità individuale che regola il nostro vivere quotidiano. Se qualcuno deve assumersi delle responsabilità sono le persone che verranno identificate dalla Magistratura, ma non è giusto colpire “a pioggia” penalizzando tutti quei giovani che si ritrovano solo e soltanto per divertirsi!", proseguono.

"Il tessuto sociale che rende vivo il centro nelle serate e nelle notti Luganesi contribuisce anche a rafforzare l’economia dei locali cittadini, salvaguardando anche tutta una serie di posti di lavoro. Il movimento della vita notturna è sinonimo di benessere sociale ed economico: per questo motivo GLRL continuerà quindi ad impegnarsi attivamente per evitare di avere delle città-fantasma dalle 19:00 in poi.
Confidiamo dunque che il Municipio di Lugano possa prendere, come già dimostrato in varie occasioni, delle misure puntuali e lungimiranti che permettano di risolvere realmente i problemi che abbiamo in Città e di lasciare le proposte prive di senso nei cassetti. Nello specifico, si tratta d’impegnarsi con ancora più forza nel prevenire questi comportamenti devianti": insomma, la vita notturna fa bene a tutti anche se va detto che Lugano riesce a essere viva a tutte le ore, molto di più rispetto ad altri comuni ticinesi, dove per un giovane anche cercare un bicchier d'acqua dopo cena diventa un problema. Ma il discorso si amplierebbe. 

Chi delinque, poi, va punito severamente. "Sta poi alla giustizia utilizzare gli strumenti a disposizione secondo la legge per condannare questi atti affinché non si ripetano più. Non sta però alle autorità comunali punire tutti i giovani che non c’entrano niente con questi tristi fatti e punire anche il centro cittadino, rendendolo di fatto vivo solo di giorno". 
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