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Cronaca
04.11.2017 - 15:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Galeazzi, "che sconforto non essere ascoltati perchè siamo un partito di opposizione. E se rilanciassimo l'aeroporto con gli idrovolanti?"

Dopo l'addio di Darwin e il no di Swiss, molti gruppi sono critici verso il messaggio: Borradori promette, "nessun accanimento terapeutico". Il democentrista, "quanto abbiamo previsto si è concretizzato. Senza un vero piano di rilancio non si va da nessuna parte... ma andava fatto anni fa"

LUGANO - La situazione allo scalo di Agno è sempre più tesa. Darwin, oltre ai licenziamenti, parrebbe intenzionata a togliere le tratte più importanti, quelle per Ginevra e Roma: insomma, Lugano non interessa più. Swiss non è interessata, al limite ci sarebbe SkyWork.

Intanto, la politica chiede di ritirare il Messaggio municipale da 20 milioni. L'UDC è sempre stato critico, negli ultimi giorni anche il PS si è detto d'accordo sul ritiro, i Verdi sono scettici, e secondo PPD, PLR e Lega si domani se non sia il caso di un rinvio. 

Attraverso liberatv.ch, il sindaco Marco Borradori ha fatto intendere che l'aeoporto non vive dei soli voli di linea, e per il momento non intende ritirare il messaggio, il quale potrà poi essere eventualmente modificato. Infine, ha anche assicurato che, se tutto precipitasse, non ci si accanirebbe a tenere aperto un aeroporto destinato a mangiare solamente i soldi dei contribuenti.

Abbiamo discusso della situazione con Tiziano Galeazzi, da sempre in prima linea nell'essere preoccupato per lo scalo luganese.

Tutti i gruppi ora sono scettici sul messaggio, cosa volete dire loro?
"Di certo non vogliamo dir nulla agli altri pariti, oguno fa le proprie considerazioni e poi trae le conseguenze. C'è chi le fa in anticipo come noi e chi le fa in coda dopo altri avvenimenti.
Da parte nostra sono mesi che tentiamo di far passare un messaggio preoccupante e cioè da aprile di quest'anno, quando con un'interrogazione evidenziammo in anticipo il problema Alitalia e Darwin Ethiad. Da quel momento quanto da noi previsto e scritto si è concretizzato, purtroppo. Cosi anche nella nostra interrogazione madre di 101 domande vi erano già segnati alcuni dubbi che in questi giorni si sono concretizzati. Molte delle risposte sono già state date dagli ultimi eventi. Abbiamo lavorato con esperti interni sul territorio e fuori confine di diversi settori, specie "aria e terra" per tutta l'estate e tutti giunsero alla stessa conclusione. Quella di oggi!"

Vedevate nero nel futuro dell'aeroporto, anche se non potevate forse prevedere la fuga di Darwin (anche se lei sospettava), quanta rabbia vi fa non essere stati ascoltati?
"Non è una questione di rabbia, la politica è fatta cosi, piuttosto lo sconforto di non essere stati ascoltati magari solo per non essere un partito di governo ma solo d'opposizione. Questo ci rende sempre o quasi, "ingombranti e rompi scatole"....ma in questo caso andavamo almeno ascolati con i nostro esperti che si sarebbero messi a disposizione volentieri per il bene dell'aeroporto e per coloro che ci lavorano, i quali saranno ansiosi di capire il loro futuro".

Credete alle rassicurazioni di Borradori che se la situazione precipitasse sarebbero pronti a chiudere o quanto meno a ritirare il messaggio?
"Oggi la questione non il ritirare o meno il messaggio. Dal nostro punto di vista bisogna scindere due aspetti. Il messaggio attuale non è un messaggio di  rilancio, bensì un messaggio di acquisizione terreni e la  costruzione di due hangar. Come abbiamo sempre sostenuto, il vero piano di rilancio o piano strategico e master plan a lungo termine (5-12 anni) non esiste ancora. Questo è fondamentale e al più presto dovrà essere elaborato, affinato e utilizzato. Questo lavoro a nostro giudizio andava fatto anni fa, quando i buoi erano ancora nella stalla. Insisitiamo nel dire che dovrà essere preparato al più presto in collaborazione con gli azionisti (Comune di Lugano e Cantone) ,LASA, futura direzione ed esperti di settore, tra cui pianificatori di aeroporti, conoscitori di compagnie aeree con contatti effettivi in diverse di queste, esperti di turismo, mobilità, territorio, ambiente, commercio e finanza. Un lavoro gravoso e magari anche costoso ma se si vuol salvare  baracca e burattini è necessario. Ad oggi riteniamo che la LASA non sia in grado di farlo perché è sottoponderata in questi esperti specifici. Attualmente vi è una persona sola che viene dal mondo dell'aviazione internazionale.

È possibile secondo lei trovare una compagnia che voli su Lugano? Senza è impossibile tenere aperto lo scalo o come dice Borradori ci sono altre entrate?
"Ancora una volta ripeto che senza un vero piano integrato strategico potremmo ritrovarci solo con l'aviazione privata. Anche quest'ultima va curata e potenziata. Però allora che lo si dica apertamente che Lugano Airport divenga un aerodromo privato. Qui potrebbero entrare in gioco i privati e gestirlo autonomamente pagando ovviamente il Comune di Lugano per le infrastrutture e per le concessioni aeronautiche UFAC in mano alla città. Se però si vogliono tenere ancora linee commerciali come Darwin o altre, bisognerà attivare persone esperte e competenti che trovino compagnie aeree interessate ad Agno come destinazione da e per il Ticino. Compagnie che a costi concorrenziali possano lavorare con Malpensa e sgravare il traffico di aerei idonei all'atterraggio su Lugano. Collegare città europee di attrazione che in gergo sarebbero il "city to city". Sono aeroporti cittadini e non internazionali. Un esempio Roma Urbe. Si potrebbe trovare ad esempio una compagnia che voli da Lugano su Berna ad esempio o su Sion e poi che sfrutti le destianzioni che queste due città offrono già oggi con decide di voli quotidiani, o trovarne un che possa volare anche a Sud  dell'Europa. Sarebbe bello poter avere un volo Lugano-Barcellona, meta molto ambita dei Ticinesi in questi periodi dell'anno, oppure da italiani che vivono sulla fascia di confine che non amano andare fino a Malpensa per molte questioni organizzative. Ma avrei un'altra idea...

Ovvero?
"Sto pensando pure al rilancio degli idroplani in Svizzera. Perché no? La LFNA (legge federale navigazione aerea) non lo vieta. Si potrebbero collegare le maggiori città con i laghi del nostro Paese, sia per business che per turismo. Un San Gallo (Bodensee)-Lugano non sarebbe bello?  Oppure un Lugano-Losanna? Ovviamente con la compagnia aerea stazionata a Lugano quale Hub".


Paola Bernasconi
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