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Cronaca
14.11.2017 - 09:350
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Non possiamo più assecondare, tacitamente, le loro scelte". A Torricella-Taverne il Municipio si spacca, si dimettono la rappresentante socialista e quello liberale

Si tratta di Amalia Mirante, che era già salita alla ribalta suo malgrado per lo sgarbo del cimitero e di Antonello Gatti. "Il disaccordo non tocca in primo luogo le scelte politiche, quanto l'ambito della correttezza formale: non rispettano le regole democratiche"

TORICELLA-TAVERNE - Amalia Mirante e Antonello Gatti dicono basta, e lasciano il Municipio di Torricella-Taverne: troppo forte il disaccordo per le pratiche e le scelte dei colleghi. Si dimettono, ma già la legislatura non era cominciata nel migliore dei modi. Infatti, si ricorderà che alla socialista era stato assegnato "solamente" il dicastero del cimitero, vicenda che aveva fatto scalpore. E il clima, in fondo, non è mai stato dei migliori, da quando si sentiva dire.

Clamoroso è il fatto che a fare un passo indietro siano i rappresentanti di due partiti, ovvero Socialisti e Verdi nel caso di Amalia Mirante e PLR per Antonello Gatti, segno di un malessere non limitato a un solo partito. Rimangono al momento in Municipio due leghisti (Crivelli e Voci) e un pipidino (Montini).

"Con rammarico, ma con serenità, annunciamo le nostre dimissioni dal ruolo di Municipali del Comune di Torricella-Taverne", scrivono Mirante e Gatti,

Spiegano che "dopo oltre diciotto mesi di tentativi di collaborazione, i sottoscritti ritengono di non potere più, anche solo con la loro tacita presenza, implicitamente assecondare le pratiche e le scelte dei Colleghi di Municipio, con le quali sono in profondo disaccordo"

Precisano comunque che "tale disaccordo non tocca in primo luogo le scelte politiche, quanto l’ambito - per noi irrinunciabile - della correttezza formale e sostanziale nelle procedure adottate: un mancato rispetto delle regole democratiche che diventa per noi ostacolo etico ormai insormontabile"-

Un esempio? "Quelli legati alla costruzione della nuova Scuola dell’Infanzia, non sono che gli ultimi di una lunga serie".

Ringraziano poi l'amministrazione, i rispettivi partiti e soprattutto la popolazione, poi augurano "ai nostri successori di riuscire nell’intento di riportare la buona Politica, condotta nell’interesse generale del Comune e dei suoi Cittadini, al centro delle priorità e delle scelte future": insomma, un'ultima stoccata, come a dire che adesso a Torricella-Taverne non è la popolazione al centro delle decisioni.
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