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Cronaca
14.11.2017 - 14:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Abusi al Dipartimento del Territorio, un ragazzo minorenne fu costretto a rapporti sessuali con un collega

Il giovane apprendista ha raccontato i fatti solo di recente. L'uomo oggi ha circa cinquant'anni e avrebbe esercitato pressioni psicologiche sul giovanissimo, assunto nella sezione forestale. L'altro funzionario licenziato sapeva ma non ha mai detto nulla

BELLINZONA – Un nuovo caso clamoroso ha coinvolto l’Amministrazione pubblica, col licenziamento ordinato ai danni di due collaboratori che negli anni scorsi si sarebbero macchiati di tremendi reati quali di coazione sessuale, atti sessuali con persone dipendenti, ripetuta coazione, violazione del dovere di assistenza e di educazione.

I dettagli stanno emergendo piano piano. La vittima sarebbe un ragazzo, oggi circa ventenne, che ha trovato il coraggio quattro anni dopo di denunciare quanto gli era accaduto.

Assunto per un apprendistato presso la sezione forestale del Dipartimento del Territorio, sarebbe stato costretto da un collega, che ora ha circa cinquant’anni, a subire con la forza un rapporto sessuale. Un abuso, insomma. L’uomo a quanto pare ha esercitato una pressione mentale importante sul ragazzo, rendendolo incapace di qualsiasi atto di ribellione.

Un altro collega era a conoscenza dei fatti, ma non ha mai detto nulla.

Il licenziamento ha colpito entrambi: il primo per i gravissimi reati, il secondo per aver taciuto.

Il giovane ha trovato il coraggio, quattro anni dopo, di parlare. E le sue dichiarazioni, oltre all’apertura, ovviamente, di un fascicolo da parte del Ministero Pubblico, hanno fatto sì che il DI dapprima sospendesse i due e poi, dopo una verifica, scegliesse il licenziamento immediato.

Da quanto si apprende, ai danni dei due era stata aperta un’inchiesta amministrativa, di cui non si conoscono i motivi, non legati a questa tremenda vicenda.
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