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Cronaca
30.11.2017 - 10:460
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

I licenziamenti di Locarno: un segnale che se non ti impegni non hai il posto, o "eccessiva amplificazione mediatica"? I socialisti propendono per la seconda e interpellano il Municipio

A nostro avviso, si è parlato molto del caso proprio perché faceva cadere un tabù. Alcuni consiglieri comunali del PS però si chiedono se non fosse "inopportuno fornire prematuramente indicazioni dettagliate sui motivi della sanzione" e se non dovesse prevalere "la tutela della privacy"

LOCARNO – Il prospettato licenziamento ai quattro dipendenti del Comune di Locarna è stato troppo mediatizzato. Lo ritengono i consiglieri comunali socialisti Pier Mellini, Damiano Selcioni, Rosanna Camponovo, Pietro Snider, Sabina Groisman-Snozzi,  Fabrizio Sirica e Sabrina Ballabio Morinini.

Sono convinti che la privacy dovrebbe prevalere. Il Comune non ha nascosto le motivazioni delle disdette, e la stampa ne ha parlato ampiamente. La causa erano infatti molti giorni di assenza per malattia, che avevano fatto salire il premio del costo dell’assicurazione malattia e gravi inadempienze.

“I sottoscritti firmatari della presente interpellanza desiderano conoscere alcuni aspetti, ancora poco chiari, della politica informativa messa in atto dall’Esecutivo in quest’ occasione. Premesso che, in linea di principio, si riconosce all’Esecutivo la piena facoltà di agire in applicazione degli articoli specifici del ROD, soprattutto laddove appaiono manifeste le negligenze nell’adempimento delle proprie funzioni da parte di alcuni dipendenti e di conseguenza ingiungere i relativi provvedimenti disciplinari previsti, gli interpellanti rilevano un’eccessiva amplificazione mediatica delle misure adottate”, si legge nell’interpellanza.

Le domande posto sono:

“Quali norme relative al Regolamento Organico dei Dipendenti sono state applicate per giungere alle prospettazioni di disdetta?

Considerato che il provvedimento disciplinare è una decisione che riveste un carattere provvisionale, non ritiene il Municipio inopportuno fornire prematuramente indicazioni dettagliate sui motivi della sanzione, specialmente alla stampa?

Il Municipio non ritiene in questi casi che la tutela della “privacy”, soprattutto per rispetto alle famiglie delle persone toccate da tale provvedimento, debba prevalere nei confronti del diritto di informazione e ciò almeno sino alla conclusione dell’iter procedurale che confermerà la destituzione?

Il Municipio ha valutato che l’impatto di questo eccesso di comunicazione, confermato anche dal fatto che Il Sindaco ha dovuto precisare tramite comunicato stampa (cfr. LaRegione del 22 novembre 2017) e la liceità delle misure adottate, può inasprire ulteriormente il contenzioso con le parti e innescare un inutile e indebito dibattito pubblico sulle circostanze causali?”.

Secondo la nostra interpretazione, i licenziamenti locarnesi sono assurti quasi a simbolo, poiché sfatano il mito del posto sicuro, anche in presenza di comportamenti magari non esattamente perfetti, mentre nel privato questo non accade. È stato una sorta di tabù che è caduto, con soddisfazione di parecchi. Il grande eco deriva da questo. I socialisti si chiedono se sia stato corretto: attendiamo la risposta del Municipio.
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