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13.12.2017 - 16:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Sembra che stiamo uscendo dal buco nero in cui eravamo finiti lo scorso anno". Lucibello positivo, "gli smartphone, i tablet e i droni vanno per la maggiore"

Il direttore di Media Markt Grancia parla di una ripresa degli acquisti: "rimango prudente, ma la gente sta tornando a fare acquisti in Ticino. I prezzi sono più o meno gli stessi dell'Italia, e la sensibilizzazione serve. Le aperture? Fondamentali, solo un sindacato polemizza"

GRANCIA – L’anno scorso aveva parlato del peggior Natale da molto tempo, adesso apre a un moderato ottimismo, forse mischiato a un po’ di scaramanzia. La chiacchierata con Enzo Lucibello, direttore della Media Markt di Grancia e presidente della DISTI (l’Associazione della grande distribuzione) è anche un’occasione per capire se i prodotti hi tech sono sempre richiesti, e di parlare di aperture straordinarie.

Avete alle spalle due giornate di apertura straordinaria natalizia, come sta andando?
“Sono moderatamente ottimista. C’è stata una buona rispondenza da parte delle persone, assieme a una buona affluenza. Sembra che stiamo uscendo dal buco nero in cui eravamo finiti lo scorso anno. Speriamo ci sia una sensibile ripresa”.

Questa è un’ottima notizia!
“Certo, i presupposti sono buoni ma rimango prudente perché è difficile pronosticare come andrà il Natale”.

Come spiega la ripresa?
“I fattori sono diversi: citerei il cambio diverso dallo scorso anno. La gente sta tornando lentamente a fare acquisti in Ticino, forse la sensibilizzazione è servita. I prezzi sono sempre più allineati con l’Italia, non c’è più quella differenza, e le persone si chiedono perché fare chilometri se possono trovare la stessa cosa da noi”.

Quanto sono determinanti le giornate di apertura natalizia?
“Lo sono molto, perché i clienti rimangono da noi e non vanno all’estero e riempiono città e vie e fanno vivere i centri cittadini”.

Quali regali hanno più successo?
“È difficile dirlo”.

Restringiamoci allora al suo settore: cosa si vende di più?
“Gli smartphone stanno andando per la maggiore, abbiamo anche un ritorno dei tablet, in particolare quelli di piccoli dimensioni. E stiamo vendendo moltissimo anche i droni. Per quanto concerne tv e dispositivi ‘più classici’ la vendita prosegue in linea con i periodi precedenti”.

Chi acquista cosa, in particolare?
“Smartphone e tablet vengono acquistati da tutti, mentre i droni sono per gli youngster e per  la fascia di età fra i 35 e i 45 anni. Il nostro scopo è di puntare su ogni tipo di clientela e permettere a chiunque di trovare il suo prodotto. Tutte le categorie di età e di clienti stanno spendendo. Il Natale rimane importantissimo!”

Adesso come pensate di muovervi nei giorni verso Natale?
“Cercheremo di occuparci il più possibile dei clienti, dando loro molto supporto. Più il Natale si avvicina più aumentano le richieste particolari e con esse lo stress dell’acquisto all’ultimo minuto”.

Come si gestisce questo stress per i vostri dipendenti?
“Sicuramente per i nostri dipendenti si tratta di uno stress positivo, in quanto vendere è motivante. Naturalmente gli orari e le giornate di lavoro vengono intercalate da giorni liberi in modo da ridurre la fatica fisica”.

Non ci sono quindi resistenze a lavorare le domeniche?
“Da quanto ho potuto constatare nel mio personale, parte loro non ci sono mai state resistenze, il collaboratore decide se desidera lavorare la domenica, che è tra l’altro pagata il 150%. Purtroppo a volte sono i sindacati a polemizzare e far passare un certo messaggio. Penso alla gente che lavora regolarmente la domenica tutto l’anno, immagino lei sia tra quelli, oltre ai trasporti pubblici o ospedali, tanto per citare alcuni esempi. Non sono per l’apertura generalizzata la domenica, ma a Natale è il minimo che si possa fare. Ricordiamoci che il Natale vale due mesi”.

Paola Bernasconi
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