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Cronaca
15.12.2017 - 22:410
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Esclusivo, il Mendrisiotto va all'assalto delle Officine. "Portiamole a Chiasso, invece che a Castione!". Ecco il piano

L'idea parte dal presidente distrettuale del partito liberale, Alberto Valli, che ha già parlato con il sindaco di Chiasso e con diversi municipali della zona. "Probabilmente farò scrivere una lettera ai deputati momò. I problemi ai treni nascono dalla partnership con la Lombardia, perchè portarli a riparare a Castione?"

CHIASSO – Clamoroso! Il Mendrisiotto è pronto ad affondare e cercare di prendersi le Officine, che da Bellinzona al momento dovrebbero spostarsi a Castione. Per ora non c’è nulla di concreto, ma nei prossimi giorni partirà con ogni probabilità una lettera con questa richiesta all’indirizzo del Consiglio di Stato, firmata dai deputati momò in Gran Consiglio.

Il motore di tutto è il presidente del Partito Liberale Mendrisiotto, Alberto Valli. Come ci conferma, ha parlato col sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni, che gli ha domandato di muoversi lui. “Farò una richiesta a chi di dovere, devo valutare se scrivere io o tramite i granconsiglieri della zona”.

Dunque, lei vorrebbe che le Officine passassero a Chiasso e non a Castione. Perché?
“A Chiasso c’è già tutto a disposizione. Un nuovo tipo di treni, lunghi 100 metri, 16 in tutto, verranno parcheggiati lì. Dunque, perché non perché non fare le Officine dove ci sono i treni da eventualmente riparare? Inoltre, tutte le problematiche dei TILO e non solo sono inerenti a tematiche legate alla corrente, ogni volta che ne viene riparato uno deve recarsi a Chiasso per la prova per vedere se funziona anche in Italia. Avere le Officine qui semplificherebbe il compito. La maggior parte dei problemi, appunto, sono legati alla partnership fra Ticino e Lombardia, i disagi vengono da lì. Pensiamo ai ritardi: c’è sempre un treno di riserva a Chiasso, pronto a partire se si tarda di 15 minuti. Non capisco il motivo di portarli a Castione a riparare. Sono domande che hanno una logica… Mi sono state poste anche da persone che lavorano in ferrovia”.

Se venisse scelto Chiasso, a Bellinzona si scatenerebbero polemiche...
“Il discorso poi sarebbe politico. Bellinzona d’altronde a livello cantonale ha di tutto e di più di tutto, quanti posti di lavoro ha? Direi attorno ai 2'000, così come stima. A Chiasso ci sono solo le dogane e l’Ufficio stranieri, 250 posti di lavoro ci farebbero comodo! Essendo posti federali, andrebbero a cittadini svizzeri”.

Le autorità chiassesi e dell'intera zona cosa ne pensano?
“Il sindaco è contento e mi seguirà se farò questa richiesta. Come lui, anche altri comuni del Mendrisiotto: ho parlato per esempio con dei Municipali di Mendrisio e col sindaco di Breggia Sebastiano Gaffuri”.

Paola Bernasconi
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