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Cronaca
20.12.2017 - 15:300
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

A Natale il sindaco di Como non è... più buono, anzi. "I barboni sono i nuovi appestati manzoniani. Le multe le pago io!"

Landriscina ha deciso che i senzatetto non potranno bivaccare in centro e chi darà loro cibi e bevande sarà multato. Selvaggia Lucarelli all'attacco, "il decoro di una città non si ottiene nascondendo la polvere sotto il vischio. Lei ha paura di perdere il tetto della politica"

COMO - Si avvicina Natale e in teoria bisognerebbe essere tutti più buoni. In un periodo dove la maggior parte delle persone, fortunatamente, gode degli affetti familiari riuniti attorno a una tavola, c'è chi non ha nessuno e addirittura niente, ed è costretto a passare le feste in strada. Il freddo certamente non aiuta, e ha fatto discutere e indignare la scelta del sindaco di Como, Landriscina, di multare chi decide di compiere un gesto di carità donando ai senza tetto latte caldo.

Insomma, tutti più buoni ma non il sindaco comasco!

Fra i vari intervento di sdegno, vi proponiamo quello della nota blogger Selvaggia Lucarelli:

"A Como, su quel ramo del lago che pullula di case di ricchi, i nuovi appestati manzoniani sono i barboni. Il sindaco Landriscina infatti, ha deciso che per il decoro della città, da ora in avanti, in centro, i barboni non potranno bivaccare e mendicare e, soprattutto, ricevere cibo e bevande. I cittadini sovversivi che non rispetteranno l’ordinanza, verranno multati.

La vorrei vedere la multa per un bicchiere di latte caldo. Il sequestro delle molotov di Granarolo. Davvero. Quasi mi viene voglia di andare e farmi multare. Di presentarmi con una cartucciera di Parmalat e lanciare bottigliette da un litro a chiunque sia in posizione orizzontale.

Il decoro di una città, caro sindaco, non si ottiene nascondendo la polvere sotto al muschio, durante il Natale. E che le sia chiaro: la solidarietà, è decorosa. I suoi concittadini che portano la colazione ai senzatetto contribuiscono al decoro della sua città. Dovrebbe premiarli, non multarli.

La sua ordinanza, in compenso, è indecorosa. E lo è a maggior ragione perché ora che è sindaco, sembra dimenticare che prima ancora che un politico, lei è stato un medico, capo del dipartimento emergenze di un ospedale e del 118. Lei il concetto di assistenza, pietà, soccorso e difesa dei deboli dovrebbe averlo conficcato nella pelle.

E invece sa cosa penso? Che ad appena sei mesi dal mandato si sia scordato tutto. Che non è il senzatetto, che lei teme. È di diventare lei stesso un senzatetto, che ha paura. Di ritrovarsi una bella mattina a svegliarsi senza avere più sulla testa il tetto robusto, vantaggioso, rassicurante della politica.

Ah, mi offro di pagare io le multe ai volontari eventualmente multati. E sono certa che tanti suoi concittadini il cui concetto di decoro è più evoluto del suo, sono disposti a fare altrettanto. Vado a comprare il latte. Intero, magari col cioccolato, che in questi giorni fa freddo".
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