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21.12.2017 - 14:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Le spaccature natalizie nel Comune di Lugano. Foletti, "studiate l'ABC", Valenzano Rossi e Tricarico replicano, e Peter Rossi...

I municipali leghisti sono contrariati dall'abbassamento del moltiplicatore, i capigruppo PLR e PPD non ci stanno, "toni inappropriati che mancano gravemente al ruolo del legislativo e dei suoi membri". Il socialista, "non è giusto dare la colpa a due partiti. E i leghisti?"

LUGANO – Clima incandescente a Lugano dopo l’abbassamento del moltiplicatore dall’80% al 78%, come richiesto da un emendamento del PPD. Il municipale leghista Michele Foletti non è stato per nulla contento, anzi, il sindaco neppure, la collega socialista Zanini si è accodata (il gruppo PD, mentre il Legislativo insiste sulla legittimità del voto, o quanto meno lo fanno pipidini, socialisti e liberali.

Spaccatura fra Esecutivo e Legislativo? O anche interna fra i leghisti e i loro municipali? Andiamo con ordine.

Secondo i pipidini, dato che a preventivo sono stati segnati i cinque milioni che il Comune dovrebbe guadagnare con l’entrata in vigore della tassa sui rifiuti, non era giusto che la popolazione pagasse doppio. Per Foletti, il regolamento non è ancora entrato in vigore, per cui abbassare il moltiplicatore esponeva il Municipio a problemi. E non iscriverlo a preventivo? C’era un voto del Consiglio Comunale che faceva propendere per farlo.

Ma Lugano è appena uscita da un periodo difficile a livello finanziario, e la paura di ricascarci è sempre presente. “Questo Consiglio comunale ha un alto grado di irresponsabilità, e non da oggi. Basti pensare a quello che è successo nel 2011, quando il moltiplicatore è stato abbassato al 70% con effetto retroattivo sull’anno precedente, oppure alla mancata assunzione di responsabilità del 2013, quando a un passo dalle elezioni l’aliquota non aumentò di tre punti nonostante la situazione finanziaria fosse critica. I risultati poi si sono visti”, ha detto ieri, amareggiato, al Corriere del Ticino. “Lunedì i consiglieri comunali sono tornati a casa tutti contenti, ma poi è l’amministrazione che deve lavorare. Avevamo previsto un disavanzo di 1,9 milioni e ci siamo ritrovati con un passivo di 5 milioni più pesante, oltre a un aumento di 600.000 franchi del contributo di livellamento proprio a causa della diminuzione del moltiplicatore. Se il regolamento non entrerà in vigore l’anno prossimo il deficit supererà i 13 milioni e torneremo indietro nel nostro percorso verso il pareggio di bilancio. Per l’anno prossimo il piano finanziario prevedeva un aumento di 2 punti che siamo riusciti ad evitare, ma ora la questione si ripropone. Mi dispiace per tutta l’amministrazione, perché dal 2013 è stato fatto un lavoro importante. Nessuno credeva che avremmo potuto farcela. E lunedì sono bastate due ore di dibattito per prendere la direzione opposta. Invece di andare avanti, andiamo indietro”. E ha bacchettato i consiglieri comunali, invitandoli a frequentare un corso sull’ABC per i membri del legislativo.

Parole che non sono piaciute ai capogruppo di PLR e PPD. Karin Valenzano Rossi e Michel Tricarico, i quali hanno diffuso ieri una nota. “I toni e le dichiarazioni di Michele Foletti sono del tutto inappropriati e mancano gravemente di rispetto al ruolo del legislativo e dei suoi membri. Tacciare di irresponsabili coloro che hanno sostenuto una riduzione del moltiplicatore minima (2 punti, corrispondenti a circa CHF 6 mio) compensata peraltro integralmente dall’introduzione della tassa sul sacco, è fare disinformazione e inutile allarmismo, che può peraltro avere gravi ripercussioni reputazionali per la Città. Il principio è semplice: non far pagare al cittadino due volte il medesimo servizio. Non certo aprire una voragine nelle finanze cittadine come invece lascerebbero intendere le dichiarazioni di Foletti. Ancor più grave è poi invocare a posteriori, non gradendo la delibera democraticamente espressa dal legislativo, presunti cavilli formali giuridici mai evidenziati prima”, si leggeva tra l’altro.

E Tricarico sul Corriere del Ticino ha rincarato la dose: “cogliendo l’auspicio di Foletti di far frequentare i corsi sull’ABC del Comune ai consiglieri comunali, gli chiederò volentieri un passaggio per accompagnarmi.  Un municipale può anche non condividere una scelta del Consiglio comunale, ma è inaccettabile che le decisioni prese dal Legislativo vengano tacciate come irresponsabili. Mi spiace dover constatare che un municipale che ha lavorato bene e che ha sempre trovato collaborazione da parte del Consiglio comunale, anche nelle scelte difficili, non sappia accettare la decisione del Legislativo”.

“Non c’era tempo, da maggio a oggi, di allestire il regolamento sui rifiuti?”, si chiede. “Proprio Foletti ha annunciato la presentazione del regolamento entro la fine del 2017. Perché dunque, mi chiedo ancora, il regolamento non è stato presentato prima del voto sul Preventivo? L’allestimento del Preventivo deve essere prudenziale e dunque se non sussiste la base legale per il prelievo della tassa sui rifiuti non avrebbe dovuto essere considerato come ricavo certo”.

E la Lega, che si è astenuta dal voto sul moltiplicatore? Foletto parla di una scelta con responsabilità., Tricarico replica che “ha votato sì al dispositivo finale. Politicamente questa è una cosa importante: se volevano dare un segnale avrebbero dovuto astenersi”.

“I conti proprio non tornano. Infatti su 55 presenti in sala al momento della votazione, 40 hanno aderito alla proposta, 9 sono stati i contrari, 3 si sono astenuti e altri 3 hanno rinunciato a votare (!), e se la matematica non è un’opinione tra i 40 che hanno sostenuto la riduzione del moltiplicatore di 2 punti vi sono come minimo altri 13 rappresentanti del Legislativo (ma sono di più) che appartengono proprio al gruppo del responsabile delle finanze che oggi lancia strali. Anche dare la colpa a due sole forze politiche additandole ingenerosamente di far perdere di nuovo la retta via alle finanze della Città è un messaggio che va respinto al mittente, perché se siamo usciti indenni dal tanto decantato stato di fallimento in cui si sarebbe trovata la Città qualche anno fa, usciremo sicuramente illesi anche questa volta”, ha affermato in merito il socialista Peter Rossi.

Insomma, divisioni… natalizie.
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