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Cronaca
30.12.2017 - 12:080
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"L'etica per un poliziotto è imprescindibile. Le sanzioni devono essere severe". Bossalini sferza i due agenti che hanno fatto guidare la 16enne

Sta facendo discutere il caso: i due sono accusati di concessa guida senza patente, mentre la relazione fra uno dei due e la minorenne non ha risvolti penali. L'uomo è stato trasferito in ufficio, il collega no. "Durante un'inchiesta, giusto toglierli dal servizio, nel rispetto dell'opinione pubblica"

LUGANO – Ha fatto guidare l’auto della Polizia dalla sua ragazza, oltretutto minorenne. E la stessa, giunta comunque all’età del consenso sessuale per cui non c’è per l’agente nessun problema di tipo penale, semmai solo etico, ha trascinato nella storia anche un altro poliziotto.

Liberatv.ch aveva raccontato per prima la notizia, che Michele Bertini non aveva preso bene. Neppure Dimitri Bossalini, presidente dell’Associazione delle polizie comunali ticinese e comandante della comunale di Locarno, applaude i due, come prevedibile. “L’etica per un poliziotto deve essere imprescindibile”, ha detto a La Regione. E quando non è rispettata, le punizioni sono severe. “Laddove viene appurata l’infrazione occorre essere molto severi, sono aspetti su cui non si può transigere”, ha aggiunto.

Il presunto reato contestato ai due è concessa guida senza patente (ovviamente, la giovane non può averla, avendo solo 16 anni). Nel frattempo, la Città di Lugano ha trasferito l’uomo coinvolto nell’Ufficio controllo abitanti per tutta la durata delle indagini, mentre Collina d’Oro non ha preso provvedimenti per il suo agente. Secondo Bossalini, fermo restando che la scelta è dei Municipi, “un agente durante un’inchiesta penale vada tolto dal servizio e trasferito in un altro ufficio, anche nel rispetto dell’opinione pubblica”.
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