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Cronaca
09.01.2018 - 12:240
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Indagato un docente per comportamenti poco rispettosi. Alcuni allievi lo difendono, Tuto Rossi sbotta, "ennesima violazione del segreto di funzione. Non ci servono politici in perenne campagna elettorale"

Il legale dell'uomo, che, prossimo alla pensione è furibondo. "Va aperta un'inchiesta per far sputare il rospo a chi ha esposto un docente alla gogna. Abbiamo chiuso l'anno con un Ministro sempre sui social ma che non sa cosa fanno i funzionari, non iniziamo con un altro così"

BELLINZONA  - Un docente è indagato, e scoppia la polemica, con Tuto Rossi che si scaglia contro Bertoli e contro il Governo in toto (nelle sue parole, riecheggiano il caso Argo e l’anno difficile vissuto dai cinque Ministri).

Facciamo un passo indietro: l’uomo lavora al Liceo di Bellinzona e sarebbestato accusato di atteggiamenti poco rispettosi nei confronti dei suoi allievi. Non un comportamento nuovo, perché, secondo le in discrezioni trapelate, riprese dapprima dalla RSI e poi da altri media, diversi allievi nel corso degli anni si sarebbero lamentati con la direzione, ritenendosi molestati o feriti. Ma i richiamo sarebbero serviti a poco, e l’ultimo episodio, nei confronti di una ragazza, è stato segnalato prima di Natale.

Il docente, prossimo alla pensione, si sarebbe messo in malattia per evitare una sospensione. 
In ogni caso, è stato precisato come non ci sarebbero reati di natura sessuale.

Sul blog di tio.ch, qualcuno difende il professore (e in molti affermano che, pur se non è stata resa la sua identità, facendo due più due vi si può risalire): “Il Professore in questione è reputato dalla stragrande maggioranza dei suoi allievi uno dei migliori docenti del liceo. Questi allievi oggi si sono sentiti autorizzati a dire la loro e hanno pubblicato una loro presa di posizione. In questo scritto gli allievi elogiano l'atteggiamento rispettoso del professore, la sua professionalità e le sue riconosciute competenze. Chi ha avuto la fortuna di averlo come docente non può accettare che la sua immagine venga infangata gratuitamente!”. Altri parlano “di atteggiamenti strambi”.

A far arrabbiare il suo legale, Tuto Rossi, è stata la fuga di notizie. “Non si può che rimanere indignati di fronte all’ennesima violazione del segreto di funzione da parte di organi dello Stato. C’è da auspicare che il Consigliere di Stato Manuele Bertoli apra immediatamente un’inchiesta interna per fare sputare il rospo al funzionario che, fregandosene dei suoi obblighi di servizio, ha esposto alla gogna un docente, trasmettendo alla RSI una notizia segreta, per di più arricchita di particolari disonorevoli e falsi”.

E ppoi va giù ancor più duro. “Se non lo fa l’On. Bertoli è meglio che si faccia da parte. Abbiamo chiuso l’anno con un Consigliere di Stato onnipresente su Facebook ma che confessa di non conoscere cosa fanno i suoi funzionari, e non vorremmo iniziare il nuovo anno con la medesima storia. In questi momenti difficili, il Ticino ha bisogno di Consiglieri di Stato capaci di tenere in pugno l’amministrazione cantonale, e non di politici in perenne campagna elettorale”.
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