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15.01.2018 - 09:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Pronzini torna alla carica, "quali sono gli aperitivi pagati dallo Stato? E i 300 franchi di cellulare, non sono stipendi mascherati? Il Cancelliere poi..."

Il deputato dell'MPS spulcia le varie voci di spesa elencate per i Ministri e il Cancelliere e pone un'altra lunga serie di domande al Governo. "Fateci vedere un articolo di legge che parli del forfait al Cancelliere. E non dovrebbe valere anche per i Consiglieri di Stato il fatto di non accettare regali superiori ai 50 franchi?"

BELLINZONA – Aperitivi pagati, rimborsi per il cellulare, auto a volte messa a disposizione, seppur in casi eccezionali, per i parenti, oltre a un forfait annuo e due mensilità in più. I costi degli onorari ai Ministri e al Cancelliere non hanno lasciato indifferenti (vedi suggeriti), Matteo Pronzini, che li aveva sollecitati, ha inviato subito un’altra interpellanza, a cui chiede di rispondere nella sessione di Gran Consiglio della prossima settimana.

“Nell’ambito della discussione sul Preventivo 2018, avvenuta durante la seduta di Gran Consiglio del 14 dicembre 2017, ho chiesto delucidazioni al Governo circa la voce di spesa n. 31700002 del CRB.20 (Consiglio di Stato), ammontante a 110'000 CHF e denominata “spese di rappresentanza”. Ho domandato, in particolare, se in tale voce fossero inclusi soltanto pagamenti di fatture o rimborsi di spese comprovate mediante giustificativo, oppure se la voce comprendesse anche eventuali forfait a beneficio dei Consiglieri di Stato o del Cancelliere; se del caso, chiedevo di conoscere l’ammontare e la base legale di simili forfait”, ricorda Pronzini.

“Con tono condiscendente, il Presidente del Consiglio di Stato ha dapprima tentato di “liquidare” la mia domanda, spiegandomi come la voce di spesa da me indicata fosse evidentemente destinata al pagamento di fatture di vario genere, per poi dover correggere radicalmente le proprie affermazioni (dopo aver svolto le opportune verifiche) precisando che in quella voce rientravano altresì un forfait annuo di 15'000 CHF per ciascun Consigliere di Stato e un non meglio precisato forfait de 6'000 CHF per il Cancelliere dello Stato”.

E chiede lumi. “Una parte non irrilevante delle spese professionali che i Consiglieri di Stato e il Cancelliere dello Stato sono chiamati ad affrontare non rientra nei forfait di 15'000, rispettivamente 6'000 CHF loro corrisposti. Si deve quindi supporre che tali spese vengano, o pagate direttamente dallo Stato tramite fattura intestata a quest’ultimo, o rimborsate all’interessato dietro presentazione dei relativi giustificativi”, e vuole sapere con che modalità vengono fatturate, e come mai i costi complessivi superino di quattro volte quello che sarebbe il consentito. Inoltre, “si prega di indicare se le spese per colazioni, pause-caffè, pranzi o cene in sede o altrove (con partecipazione di funzionari e/o persone esterne all’amministrazione cantonale) rientrano o no nei suddetti forfait. Che ne è degli eventi organizzati dai singoli Dipartimenti (aperitivi, cerimonie di commiato ed eventuali omaggi a funzionari partenti, ecc.)?”.

Pronzini si domanda se i Consiglieri di Stato spendano realmente 300 franchi di cellulare al mese, o se il rimborso non sia una sorta di stipendio dissimulato, così come il forfait di 15'000 franchi. Non lo convicono nemmeno le due mensilità date a fine mandato, indipendentemente da come esso è terminato.

Per quanto concerne il Cancelliere, “dalle risposte fornite dal Presidente del Governo è emerso cheil forfait destinato al Cancelliere dello Stato è frutto di una decisione autonoma del Governo, non sottoposta all’avallo di nessun’altra autorità. Con le sue spiegazioni circa la supposta base legale del forfait riservato al Cancelliere, l’on. Bertoli ha stupito gli astanti, dando prova di sorprendenti talenti di arrampicata”. Chiede di mostrare un articolo di legge e non qualcosa di prodotto dal Governo per giustificare i 6'000 franchi, e vuol sapere come mai tutti i priviliegi citati vengono applicati anche a lui, che non “è non è un magistrato del potere esecutivo bensì un funzionario ai sensi della legislazione sul personale dello Stato”.

Infine, in merito ai regaéli che i sei possono tenere per sé, domanda se “non risulterebbe applicabile ai Consiglieri di Stato e al Cancelliere il limite di 50 CHF per l’accettazione di un dono, stabilito all’art. 20 cpv. 2 del Regolamento dei dipendenti dello Stato dell’11 luglio 2017”.

Domande a cui il Governo dovrà dare risposte, se dalle cifre non vorrà che scoppi inevitabilmente una polemica.
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