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11.02.2018 - 11:170
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Un prezzo per il Cantone, uno... molto più basso per la Croce Rossa: i misteri di Rainbow, raccomandata comunque alla Confederazione

Il Caffè rivela la differenza di prezzo (non di poco conto, da 48 franchi orari si passa a 41,5 all'ora) dell'agenzia di sicurezza a seconda del datore di lavoro. Nonostante questo, Beltraminelli e Gobbi ne parlano bene a Berna. Nessun funzionario del DSS è andato in Sardegna

BELLINZONA – La Rainbow fatturava al Cantone, per la sorveglianza dei centri asilanti, 48 franchi all’ora. Ma se a chiederle lo stesso servizio era la Croce Rossa, il prezzo cambiava sensibilmente: 41,50 franchi orari.

Lo svela il Caffè nella sua edizione odierna. Non si conoscono i motivi della differenza, che non è comunque poca. Ricordiamo che una delle presunte motivazioni per cui alla fine ci si sarebbe orientati su Argo era il prezzo, teoria in ogni caso smentita dal rapporto di Marco Bertoli.

I rapporti rimangono comunque buoni, fra il Cantone e l’agenzia, anche dopo che il mandato dello scandalo è stato attribuito, come noto, ad Argo. "Per la gestione della sicurezza chiediamo di coinvolgere la ditta Rainbow, con la quale nelle ultime settimane abbiamo avuto i primi contatti in vista della gestione di una situazione di emergenza; sarebbe per noi imbarazzante la scelta di un’altra ditta", scrivono infatti Beltraminelli e Gobbi in una lettera inviata alla Segretaria di Stato dell’emigrazione il 16 novembre 2015. Nonostante, appunto, loro stessi si siano rivolti altrove.

Intanto, il settimanale rende noto come finalmente si sa che nessun funzionario del DSS ha goduto della vacanza in Sardegna da 5’000 franchi pagata da Argo: come si pensava sin dall’inizio, a beneficiarne è stato un dirigente della ditta.
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