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Cronaca
20.03.2018 - 12:090
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Arrigoni, guarda in casa tua! Non è la prima volta che fa queste scorrettezze". Croci attacca, e loda Romano, "l'unico che legge i verbali delle sedute Municipali"

Fra un paio di giorni, Carlo Croci lascerà ufficialmente la carica di sindaco. E sostiene il suo "delfino": "ripensando ai grandi progetti che il Mendrisiotto dovrà affrontare nei prossimi vent'anni, un collegamento con Berna è un'opportunità straordinaria. Ma io non interferirò"

MENDRISIO – Due giorni e la lunghissima parentesi di Carlo Croci alla guida di Mendrisio si chiuderà. È probabilmente con un po’ di emozione che il pipidino attende quel giorno, dove ha già programmato, come spiega al Corriere del Ticino, saluti e cene in famiglia. E poi inizierà il nuovo, che potrebbe avere ancora il volto del suo partito, oppure segnare un cambiamento, se il timone passerà al PLR.

Ma Croci non interferirà, ne è convinto. Sono contento che ci sia un confronto tra due candidati e ho una mia opinione, ma, così come io ho avuto la chance di interpretare il ruolo di sindaco a modo mio, è giusto che anche il mio successore possa avere la stessa possibilità. Cercherò di essere un cittadino attento, ma non credo che mi farò prendere dalla foga di commentare il lavoro di altri, altrimenti non avrei dato le dimissioni. Ho già avuto una piccola esperienza in tal senso, ed è successo quando ho lasciato la Croce Verde, l’attuale SAM. Anche quella era stata una parentesi appassionante della mia vita nella quale mi ero attivato molto. È stato un po’ un banco di prova, quello, ed è andata bene! Il lavoro lì è proseguito e io l’ho seguito da esterno”, spiega.

Probabilmente chiedergli per chi tifa è superfluo, anche se ammette che se in corsa ci fosse stato Samuel Maffi sarebbe stato più difficile: Marco Romano è da molti definito il suo delfino. Nelle ultime settimane, però, il sindaco di Chiasso, il liberale Arrigoni, ha preso le parti di Cavadini sostenendo che un deputato a Berna non possa fare il sindaco. Cosa ne pensa Croci? “Questi interventi dall’esterno denotano la poca di correttezza di chi li fa. Un sindaco dovrebbe fare campagna nel suo comune, non in quelli vicini. È un comportamento scorretto al quale non siamo nuovi. In una risposta data al suo Consiglio comunale, per esempio, si è permesso di parlare del gettito di Mendrisio… ma che parli del suo di gettito!”, esordisce, con un po’ di polemica.

“Pensando ai grandi progetti che il Mendrisiotto dovrà affrontare nei prossimi vent’anni si tratta invece di un’opportunità straordinaria. Il più massiccio di questi è l’attraversamento ferroviario. Avere un legame diretto con il Consiglio nazionale è quindi solo una buona occasione”. Tra l’altro, sottolinea come “Marco Romano è per esempio l’unico a leggere regolarmente il verbale delle sedute dell’Esecutivo: l’unico. Non lo fa neanche il sindaco!”.
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