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Cronaca
22.03.2018 - 13:520
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Cos'erano quei boati nel Mendriosiotto? Due caccia militari lanciati alla ricerca di un aereo che si temeva vittima di un dirottamento. Panico nei cieli lombardi

Un aereo della Air France non rispondeva più alla radio, così secondo le procedure militari i due caccia sono stati inviati da Istrana superando la barriera del suono. Il forte rumore, composto da due boati, si è sentito distintamente attorno alle 11.30 in tutto il Mendrisiotto e non solo

MENDRISIO – Due forti botti, che hanno scatenato il panico nel Mendrisiotto, ma anche, si è saputo poco dopo, in mezzo nord Italia, facendo addirittura evacuare il tribunale e alcune scuole a Bergamo.

La paura è corsa subito sui social. “Avete sentito?”, hanno scritto in molti. “Cos’erano?”. E poi la sequenza, “io a … non l’ho sentito”, “io sì, ero a ….”, “mentre stavo facendo la spesa si è udito, mi sono spaventato”.

Cosa è successo? Si è capito quasi subito, e il panico è scemato, che si trattava di due caccia hanno rotto il muro. Si era attorno alle 11.30, e sono decollati da Istrana, in provincia di Treviso. Il motivo per cui hanno prodotto quel boato però era serio, e anche spaventoso: si temeva un dirottamento di un aereo della Air France.

Esso avrebbe dovuto dirigersi verso Milano o Torino, e non rispondeva alla radio, scatenando i timori peggiori. Come prevedono le procedure militari, il responsabile delle operazioni ha ordinato ai piloti di superare la barriera del suono e affiancare l'Air France che, a quel punto, ha ripreso i contatti radio, tranquillizzando tutti.

Insomma, una mattinata movimentata nei cieli lombardi, un boato da… raccontare. 
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