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Cronaca
23.03.2018 - 11:500
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:51

"Sono un operatore Microsoft, dal suo computer sono arrivati messaggi d'errore. Faccia così..." E per chi ci casca, il rischio è che il pc venga copiato. Attenzione!

La Polizia fa notare una recrudescenza delle truffe di falsi impiegati Microsoft: dicono di chiamare dagli Stati Uniti, dall'Inghilterra o dall'Australia, spiegano che operazioni effettuare. L'ignaro utente scarica dei link nocivi che procurano un accesso remoto al sistema Windows, dando libero accesso di propri dati

BELLINZONA - Non solo i problemi con Facebook: qualcuno, in questi giorni in Ticino, sta cercando di truffare ignari utenti dicendosi impiegato di Microsoft.

La Polizia cantonale comunica infatti che negli scorsi giorni sono giunte diverse segnalazioni di una recrudescenza di questo tipo di contatti telefonici truffaldini. Inoltre, si contano due casi di persone che sono state truffate. Per questo motivo ci rivolgiamo nuovamente alla popolazione, in particolare per sensibilizzare sui rischi che questa truffa comporta.

Si ricorda che, nel compimento della truffa, la vittima viene contattata telefonicamente da una persona che pretende di essere un impiegato di Microsoft. Questi truffatori parlano di principio in italiano con forte accento straniero o in inglese e dicono di risiedere negli Stati Uniti, Inghilterra o Australia, lasciando come contatto un numero telefonico proveniente da uno di questi Paesi.

La persona al telefono sostiene che Microsoft ha ricevuto dei messaggi d'errore dal computer della potenziale vittima che necessitano essere risolti. Lo scopo delle chiamate è quello di convincere l'utente a eseguire delle manipolazioni sul proprio computer, in modo da scaricare codici nocivi, visitare pagine web infettate o procurare un accesso remoto sul sistema Windows. Con questo accesso remoto gli autori hanno poi la possibilità di avere libero accesso al computer dal quale possono copiarne o prelevarne il contenuto.

La scelta delle vittime, per quanto noto agli inquirenti, sembra essere casuale.

Si ricorda che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per risolvere un problema informatico, per chiedere informazioni riservate, quali nome utente e password oppure per poter aver accesso, in remoto, a un computer.

A questo proposito si possono trovare maggiori informazioni sul web: https://www.melani.admin.ch/melani/it/home/themen/fake_support.html
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