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Cronaca
06.04.2018 - 16:040
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Romano non vuole una Mendrisio "centralizzata": "l'identità di 10 Quartieri diversi è una ricchezza e non un limite. Servono luoghi di svago in ognuno, ed anche assemblee plenarie"

Dopo che il Commissario Quartiere Genestrerio aveva lamentato di non sentirsi parte di una Città, il candidato pipidino al ruolo di sindaco spiega la sua visione: "urbanisticamente e funzionalmente non ci sarà mai un centro di tutto. Mi piace pensare a una città a misura di famiglia che mantenga il carattere umano/sociale"

MENDRISIO - Quartieri che non sono mai divenuti una Città: è la lamentela del Commissario Quartiere Genestrerio, che ha aperto uno squarcio sulla presunta insoddisfazione di parte dei cittadini di quella che ora è Mendrisio.

Nel suo programma, Samuele Cavadini, candidato sindaco, parla di progetti anche a medio termine, per migliorare la vita in zone che devono comunque mantenere una loro peculiarità.

Abbiamo chiesto al suo avversario, il pipidino Marco Romano, cosa ne pensa. "Mendrisio è e deve restare una città policentrica. Sia urbanisticamente sia funzionalmente non c’è e non ci sarà mai un “centro di tutto”, come ad esempio nelle storiche cittadine del nord Italia", inizia.

"I Quartieri hanno e mantengono delle proprie dinamiche territoriali e sociali specifiche. È una ricchezza da declinare e valorizzare, non un limite. Vedo una Città che preserva l’identità dei 10 quartieri e conferma in ogni ambito - servizi, scuola, socialità, sicurezza, trasporti - la prossimità al cittadino. Sono contrario all’accentramento dei servizi amministrativi e alla chiusura degli sportelli amministrativi. Servizi e scuole di quartiere sono una ricchezza che intensificano la vita sociale", prosegue.

Per Romano, "migliorando gli spazi pubblici, occorre creare luoghi di svago e di incontro in ogni quartiere (es. parco di Villa Argentina e altri parchi nel territorio, piazze centrali dei quartieri) che permettano anche di mantenere i momenti comunitari legati al nostro patrimonio di radici e tradizioni (sagre, feste, processioni, ecc.). Le commissioni di quartiere vanno consolidate quali attori di dialogo e contatto tra Municipio e quartiere. Vanno consultate attivamente nell’ambito dei progetti che toccano i singoli quartieri e coinvolte nelle visioni di medio termine".

Per quanto concerne la nuova piattaforma online per la segnalazione di problematiche puntuali, essa "è complementare ed è un primo passo verso una digitalizzazione dell’apparato comunale capace di offrire alle nuove generazioni i principali servizi comunali anche online promuovendo forme innovative. Il Municipio deve incontrare regolarmente sia le commissioni di quartiere sia, in una forma di assemblea plenaria, tutti i cittadini dei singoli quartieri".

Per Marco Romano, importanti sono anche "le attività microeconomiche presenti nei singoli quartieri (servizi, ritrovi pubblici, artigiani, commerci, ecc.) che con il nuovo regolamento approvato nel marzo 2018 hanno diritto a incentivi diretti di insediamento e promozione. Mi piace pensare ad una Mendrisio a misura di famiglia che mantiene il carattere umano/sociale tipico dei momò, dove l’associazionismo e il volontariato sono elementi da conservare", ecco il suo ideale. 

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