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Cronaca
27.04.2018 - 20:120
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Il dramma della Val Vigezzo: dopo la frana, rischia di andare a rotoli la stagione turistica. "Diteci qualcosa, noi siamo pronti!"

Dopo il tragico incidente di Pasqua, gli operatori turistici lamentano che nessuno li tiene informati sull'andamento dei lavori per quanto concerne la strada. La Vigezzina è sicura, dicono, ma ci sono state migliaia di cancellazioni, e a maggio di solito molti ticinesi frequentano la zona

MEIS – A Pasqua, una tragica frana è costata la vita a una coppia ticinese. E ora, potrebbe determinare in modo negativo l’intera stagione della Val Vigezzo, che in questo periodo di solito è molto frequentata dai ticinesi stessi, i quali sono circa il 40% della clientela.

Con i ponti alle porte, insomma, la preoccupazione negli operatori turistici ed anche nei ristoratori e albergatori cresce. A sconcertarli e amareggiarli è il fatto che, dopo i primi giorni di enorme clamore, sulla vicenda sia calato il silenzio e che nessuno li informa su come proseguono i lavori sulla statale.

“Abbiamo diritto di sapere come stanno le cose, quando e come si pensa di riaprire la strada, perché dobbiamo organizzarci in vista del mese di maggio”, tuona qualcuno. Fra pochi giorni, ci sarà la festa per il miracolo della Madonna del Sangue al Santuario di Re, un evento importante: i nostri connazionali potranno esserci?

Anche ciclisti e motociclisti, che passano dal Sempione, non arrivano da ormai un mese. Si parla di migliaia di prenotazioni annullate per quanto concerne la ferrovia che collega alle Centovalli, ma la Vigezzina, assicurano, è sicura e pronta a ospitare tutti.

Non aiuta la Navigazione Lago Maggiore, che ha sospeso il Tour Lago Maggiore Espress.
 E gli operatori turistici protestano.
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