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Cronaca
08.05.2018 - 09:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

"Non l'abbiamo ritenuto sufficientemente motivato. Quando gliel'abbiamo detto, è stato pure aggressivo". La direttrice del KFC dice la sua, "pubblicità negativa? Non la temo, ha detto il falso"

Tatiana Buob ha voluto dare la sua versione in merito al ragazzo che, non assunto, si è sfogato sui social. "Non vorrei dirgli niente, quel che ha scritto non è vero, come la storia che assumeremmo solo frontalieri. Ha chiamato anche l'ufficio della disoccupazione per lamentarsi"

MENDRISIO – Non teme la pubblicità negativa dello sfogo del giovane non assunto, in merito al quale spiega le motivazioni. Come promesso, siamo stati contattati dalla direttrice di KFC Ticino, Tatiana Buob.

La catena di fast food aprirà una filiale a Mendrisio, e un ragazzo aveva raccontato sui social di essere stato illuso di poter avere un lavoro, dopo una prova, per poi trovare un’email nel giorno della festa del lavoro, dove lo si mandava via, e non solo lui. Le polemiche sono infuriate, ma l’architetto incaricato di fare da portavoce della KFC ha spiegato che il 24enne era stato scartato perché non idoneo, mentre 30 persone erano state assunte a tempo pieno e otto a tempo parziale, tra cui solo due frontalieri.

Tatiana Buob racconta la sua versione. “Il giovane in questi ha fatto un training di una settimana da noi, in cucina. Abbiamo visto che non era sufficientemente motivato e che non corrispondeva alle  nostre aspettative”.

Dunque, hanno deciso di non assumerlo. Il ragazzo ha scritto di aver pianto, la signora conferma che “ha reagito in modo molto emotivo: eravamo al ristorante, e ha chiamato l'ufficio della disoccupazione a lamentarsi. Tra l’altro, quando gli è stato detto che non l’avremmo assunto, è diventato aggressivo, anche col personale di cucina, che lo ha notato”.

Lo sfogo social le ha dato fastidio. “Tutto quello che hadetto non è vero, soprattutto il fatto che avremmo assunto solo frontalieri. E non è vero che non è stato retribuito per la settimana di prova. Il lavoro non era garantito, volevo dare un chance e scegliere chi era più motivato”.

Cosa gli direbbe, ora? “Non avrei niente da dirgli”.

Infine, le chiediamo se teme che la storia possa ripercuotersi negativamente sul fast food di Mendrisio, per cui in rete si era invocato un boicottaggio. “No perché quello che ha detto non è vero”, taglia corto.

PaolaBernasconi
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