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28.05.2018 - 22:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Città dei Mestieri, il problema non sarebbe il presunto conflitto di interessi ma... una nuova violazione della Legge sulle Commesse Pubbliche!

Il PPD aveva sollevato il caso dell'immobile di proprietà di Evolve su un terreno di Evita, società legate a politici liberali. Secondo una perizia tenuta segreta, però, si direbbe che il Cantone, acquistando parzialmente lo stabile e contribuendo a progettazione e definizione dei suoi spazi e contenuti, avrebbe violato la legge

BELLINZONA – Si prospetta, anche se il condizionale è d’obbligo, una nuova violazione della Legge delle Commesse Pubbliche, dopo Argo 1, e riguarderebbe la costruzione dello stabile per la Città dei Mestieri. Il caso era stato sollevato a livello politico dal PPD, con Nadia Ghisolfi e soprattutto con un articolo pungente su Popolo e Libertà.

I fatti: nel 2015 quando l’impresa edile Evolve presenta una domanda di costruzione per realizzare un immobile a Giubiasco. Il terreno appartiene alla società immobiliare Evita, nel cui consiglio di amministrazione siedono due politici, l’ex sindaco di Cadenazzo, Flavio Petraglio (direttore) e il deputato del PLR Paolo Pagnamenta, che figura tra i diversi firmatari della mozione volta a realizzare in Ticino una “Città dei mestieri”. Un’idea formativa rivolta ai giovani che ha raccolto il consenso di tutte le forze politiche.

Il progetto immobiliare di Giubiasco prevedeva allora uno stabile destinato ad attività artigianali e amministrative. Ma successivamente, siamo nel 2016, i promotori hanno presentato una variante di progetto, indicando che l’edificio avrebbe ospitato, oltre a uffici, aule per corsi di formazione e sale riunioni. Insomma, un cambiamento non indifferente rispetto alle intenzioni iniziali.

Lo stabile, come noto, è stato acquistato per 12 milioni, e liberatv fa sapere che una perizia chiesta dal Cantone aveva ritenuto che la formula, ovvero quella di un acquisto di proprietà per piani, non sarebbe stata la soluzione migliore, anzi. E l’immobile valeva ben meno, 8 milioni. Il credito comunque è stato regolarmente votato.

Il PPD si chiedeva se il fatto che lo stabile fosse costruito da Evolve su un terreno di Evita, ditte legate a doppio filo a dei politici liberali, fosse un conflitto di interesse. Ma il problema pare essere un altro: questa operazione immobiliare che dovrebbe vedere la partecipazione del Cantone come acquirente di una parte dell’edificio viola o rispetta la Legge sulle commesse pubbliche?

La Gestione ha chiesto a dei periti, e le risposte sono in mano ad alcuni deputati che le hanno tenute segrete. Liveratv ha avuto qualche informazione. I periti avrebbero infatti precisato che se l’ente pubblico non svolge un ruolo determinante nella definizione e nella modifica di un progetto, e se i promotori hanno il rischio che la compravendita non vada in porto, non si può ipotizzare un aggiramento della legge sugli appalti pubblici.

Il problema è dunque stabilire in che misura il Cantone è stato coinvolto nella progettazione dello stabile e nella definizione dei suoi spazi e contenuti.

Da quanto liberatv ha appreso da fonti confidenziali, sembra che i periti ritengano però che il Cantone sia stato coinvolto in modo rilevante nella definizione dei contenuti dell’edificio.

I periti sembrano mantenere una certa prudenza, indicando la necessità di ulteriori approfondimenti e verifiche sui contatti e lo scambio di corrispondenza intercorsi tra promotori immobiliari e servizi cantonali.  Ma sembrano al tempo stesso ipotizzare che in questo caso si sarebbe dovuto assoggettare l’operazione alla Legge sulle commesse pubbliche.

Anche perché, come abbiamo scritto più sopra, i contenuti dell’edificio previsti inizialmente sono stati modificati con la variante di progetto che comportava la trasformazione di una parte dello stabile in aule destinate alla formazione.

A questo punto è possibile che, per fugare ogni dubbio, i commissari della Gestione decidano di approfondire la questione raccogliendo documentazione e ascoltando coloro che, a vario titolo, sono stati protagonisti di questa operazione.

La domanda fondamentale a cui rispondere parrebbe essere se l’operazione corrisponde a un mandato diretto. Dunque, il conflitto di interessi del PLR è un dettaglio… Nuovo scandalo in vista?
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