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Cronaca
10.06.2018 - 17:280
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Lo sconforto dei promotori del Parco. "Era un progetto sostenuto da sindaci, Patriziati, Associazioni, ma la popolazione l'ha bocciato…"

Tiziana Zaninelli, presidente dell'Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Valle Maggia, è visibilmente delusa. "Dopo Parc Adula, anche questo progetto e i giochi olimpici di Sion… Non so dire come mai è difficile far passare idee simili, al momento prevalgono solo rammarico e dispiacere per un'occasione persa"

RUSSO – I promotori del Parco Nazionale del Locarnese, con i sindaci che avevano aderito, si sono riuniti qui, in quello che era ritenuto il cuore del Parco stesso. Un progetto che è naufragato oggi alle urne, con grande rammarico di chi vi credeva. Lo sentiamo nella voce di Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Valle Maggia.

“Non posso che esprimere grande dispiacere, d’altra parte dobbiamo accettare il risultato, abbiamo sempre detto che sarebbero stati i cittadini a decidere, per cui non dobbiamo far altro che prenderne atto”.

Ve lo aspettavate?
“Non in questa misura, sapevamo che c’era una reale preoccupazione ma non in misura così importante. È la democrazia, comunque, bisogna essere conseguenti”.

Secondo lei cosa è stato decisivo?
“Stavamo proprio commentando coi sindaci presenti a Russo, ritenuto il cuore del parco. Crediamo che la questione dei divieti nelle zone centrali abbia avuto un ruolo importante. D’altra parte sindaci, consiglieri comunali, Patriziati e Associazioni hanno detto sì e poi sono stati smentiti dalla popolazione, questo deve far riflettere. Non è stato scelto di appoggiare quello che credevamo essere un progetto sostenibile e armonico di una regione”.

Quali sono le vostre prossime mosse?
“Non abbiamo in mente di far niente, dobbiamo seguire una procedura indicata Cantone e Confederazione. Come accaduto per il Parc Adula, dovremmo incontrarci con loro per capire come chiudere il progetto. L’unica cosa che mi conforta è che di questi anni resteranno dei segni concreti, i più di 150 progetti pilota che hanno dimostrato cosa avremmo potuto fare”.

In Svizzera si fatica a far passare progetti di respiro anche turistico, lei citava anche il Parc Adula, oggi sono stati bocciati anche i Giochi Olimpici a Sion. Come mai?
È davvero una domanda a cui non posso rispondere razionalmente in questo momento. Dovremo rifletterci, per ora prevalgono il rammarico e il dispiacere per un’occasione persa. È stato criticato il fatto che non erano progetti che vengono dal basso, ma se otto Municipio sostengono un’idea io la porto avanti, loro comunque rappresentano il popolo, per cui non vedo perché non appoggiarlo. Questo davvero fa male, parlo da presidente dell’Ente Regionale per lo Sviluppo di una regione… mah, non so che dirle. D’altra parte siamo in democrazia, abbiamo sempre detto che crediamo fortemente nel nostro stato democratico e non possiamo che prendere atto di quello che ha deciso la popolazione”.

Intanto anche Onsernone e Centovall hanno detto no.

Paola Bernasconi

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