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23.02.2019 - 11:060

Locarno apre le porte a Stefano Artioli. Davide Giovannacci all'imprenditore: "Ben disposti a collaborare con lei"

Il municipale di Locarno apre il dibattito prendendo spunto dall'intervista di liberatv al numero uno di Artisa Group

di Davide Giovannacci *

 

Ho letto con interesse l’intervista a Stefano Artioli pubblicata su liberatv. E vorrei dire un paio di cose concentrandomi su alcuni temi da lui sollevati: la mancanza di mentalità imprenditoriale tra i politici, i timori di investire da parte dell’ente pubblico, il partenariato tra pubblico e privato, e le lungaggini burocratiche che frenano, se non addirittura compromettono, alcuni progetti.

 

Artioli parla prevalentemente di Lugano, città dove vive e opera maggiormente, dimenticando però che esistono altre realtà urbane che stanno dimostrando dinamismo e iniziativa. Fatta questa premessa, sono il primo a dire che se Lugano cresce e si sviluppa ne beneficia l’intero Ticino, ma non bisogna limitarsi a guardare alle rive del Ceresio. Ci sono anche quelle del Verbano.

 

Fino a qualche anno fa Locarno non aveva nessuna proprietà che producesse utili, ma negli ultimi anni abbiamo acquistato l’autosilo di Largo Zorzi, le azioni della Società elettrica sopracenerina, e prossimamente intendiamo acquistare quelle della società Porto regionale. Abbiamo acquistato il terreno ex Balli per realizzare un nuovo autosilo e un parco pubblico, il palazzetto Fevi per sviluppare il settore degli eventi e dei congressi e, con la partecipazione dei comuni della regione, abbiamo ristrutturato il Palacinema, contando sul contributo di un privato. L’opera è stata realizzata in tempi record e senza sorpassi!

 

Abbiamo inoltre appena deciso di realizzare un autosilo ai Monti e nell’ambito della riqualifica dell’ex macello, che ospiterà il parco tecnologico e contenuti residenziali, abbiamo chiamato Silvio Tarchini a far parte della giuria, per avere il parere di un imprenditore di successo che ci potesse consigliare.

 

Purtroppo è vero che per il comparto al lago dobbiamo, come spesso accade ai comuni, attendere il benestare del Cantone. In questo caso abbiamo aspettato ben 4 anni per ottenere il semplice preavviso favorevole che ci consentirà di progettare!

 

Infine, abbiamo appena deciso, in accordo con il Cantone, di indire un concorso per la ristrutturazione del palazzetto Fevi, che ho appena citato, così da poter sviluppare maggiormente il comparto congressuale di Locarno e magari inserire nuovi contenuti a cui possono interessare i privati... Quindi, a Stefano Artioli voglio rivolgere un invito: la città di Locarno, per quanto piccola, è ben disposta a collaborare anche con lei… Il sasso è lanciato!

 

* municipale di Locarno

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