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19.09.2019 - 11:180
Aggiornamento: 12:35

"Radar, facciamo chiarezza". Tonini: "Quello di Camorino unicamente per far 'cassetta', allora chiedo..."

Il deputato leghista vuol sapere quanti rilevatori di velocità sono in dotazione della Polizia Cantonale, come vengono decise le postazioni, se vi sono regole in merito alla distanza sul cartello di cambio velocità, quanto incassano Cantone e Comuni

BELLINZONA - Un radar che pare messo lì più per 'far cassetta', come dicono in molti, che per vera prevenzione, e seppur non proprio in questo modo lo ha detto anche Norman Gobbi. E la discussione si è riaccesa. Stefano Tonini coglie l'occasione del radar sistemato a pochi metri dal cambio di limite di velocità a Bellinzona per porre alcune domande al Governo.

Eccole:

"1. Quanti apparecchi di rilevamento velocità ha in dotazione la Polizia cantonale?

2. Con quale frequenza vengono utilizzati?

3. Come vengono decise le postazioni di rilevamento velocità?

4. Il Dipartimento delle istituzioni è a conoscenza di quanti apparecchi di velocità sono in dotazione alle varie polizie comunali sul territorio ticinese?

5. Vi è una formazione specifica?

6. Se Si, come viene impostata?

7. Come valuta il caso della posa del radar di Camorino fatta solo ed unicamente per fare “cassetta”?

8. Il radar era posizionato sotto il cartello di cambio di velocità, vi è una distanza minima per posizionare un radar ad un cambio di velocità?

9. Se così non fosse, non credete che sia il caso inserirla?

10. Il Dipartimento delle istituzioni è informato di questi controlli eseguiti dalle varie polizie comunali?

11. Quanto incassano Cantone e Comuni dai controlli radar?"

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