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23.01.2020 - 12:450

Gli affondi di Ducry. "Io allontavo molti liberali? Forse quelli che hanno preferito Chiesa a Merlini?"

L'uscita dalla lista PLR non è senza polemiche. "C'è chi ha denigrato, con metodi meschini e parasquadristi, l'approccio del Presidente e della commissione cerca". Bertini non era presente, Tognola parla di "dinamiche di cui non riusciamo a liberarci

LUGANO – Quello che sta vivendo il PLR di Lugano è tutto fuorchè un periodo sereno. Dopo l’addio di Bertini, che certamente ha fatto male all’ambiente che si è visto privare di colui che era la punta di diamante della lista, sono arrivate le polemiche su Jacques Ducry. Ieri poi Karin Valenzano Rossi ha dato il via alla campagna attaccando Marco Borradori, non ritenuto all’altezza.

Ducry ha rinunciato a candidarsi con un’email di fuoco. La riporta La Regione, da essa si evince come la proposta di mettersi in lista sia venuta dal presidente sezionale Guido Tognola, a cui riserva (ma solo a lui) parole al miele. "L'intelligenza e l'apertura culturalpolitica del Presidente sezionale mi hanno convinto che un nuovo corso si sta aprendo nel PLR di Lugano,testimoni le liste per il legislativo e l'esecutivo, aperte a varie sensibilità e percorsi esistenziali", si legge.

Però: "Lascio quindi a coloro che mai hanno fatto vincere le vere idee liberaliradicali a tutti i livelli (le prove sono purtroppo troppe) il mio posto sulla lista per il legislativo comunale. Costoro sapranno sicuramente illuminare meglio di me la campagna elettorale e l'eventuale attività lesiglativa". Non gli è piaciuto come su molti media la notizia della sua candidatura sia stata commentata da “presunti 'responsabili' sezionali e distrettuali (del Luganese) – mai eletti, carenti di Cultura politica e di riflesso d'apertura mentale – che hanno denigrato, con metodi meschini e parasquadristi, l'approccio del Presidente e della commissione cerca, affermando addirittura che la mia presenza in lista (...uno su sessanta) avrebbe allontanato molti liberali".

Per poi affondare: “Allontanavo forse quelli che hanno preferito Chiesa a Merlini? Non mi sono mai reso conto del potere che ho. Il mio convinto europeismo rientra in un'ampia visione liberaldemocratica. Sono un macronista convinto; questa Europa, costruita sulle ceneri del 1945, è sicuramente migliorabile, forse con un federalismo all'elvetica, ma il nostro benessere economico dipende molto dalle nostre relazioni con l'Ue e quello della 'piccola Lugano pure".

Guido Tognola da par suo ha cercato di calmare gli animi, spiegando che il PLR sta vivendo “dinamiche che non piacciono a nessuno e di cui non riusciamo a liberarci”. È convinto che l’assenza di Bertini si farà sentire, non solo in termini elettorali. Il vicesindaco ha preferito non essere all’Assemblea, dicendo di non voler distogliere l’attenzione dalla stessa.

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