OBERWIL-LIENI - “Mi ha appena chiamato una mamma delusa. Le è stato comunicato che i suoi figli, che partecipano in un'organizzazione giovanile, non possono portare a casa il cervella”, denunciava attraverso i social il democentrista Andreas Glarner, sindaco di quel comune argoviese che non aveva voluto accogliere i rifugiati.
Il tutto riguardava una grigliata fra bambini, in cui a suo dire si era imposto ai ragazzini di non portare cervelats perché altrimenti i giovani musulmani presenti non avrebbero potuto partecipare (o di portare un grill a parte). Una vicenda che aveva scatenato polemiche.
Tele M1 ha indagato sulla storia. In realtà, non sarebbe stata un’associazione giovanile bensì una scuola che organizzava una festa di fine anno scolastico .
La scuola afferma di aver chiesto ai bambini di portare qualcosa da mangiare, pensando a formaggi, dolci e carne, e in merito a quest’ultima, si pregava di evitare il maiale in modo che tutti potessero mangiare.
“Si sta ingigantendo la cosa. Da parte nostra non è stato imposto alcun divieto, abbiamo solo invitato alla comprensione”, ha detto il direttore della scuola.
In sostanza, poco cambia…. Però l’istituto scolastico ci tiene a precisare che si trattava, appunto, di un invito e non di un divieto.