ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
26.08.2015 - 12:080
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Bignasca, «Municipio, quando smetterai di dire bugie? Il progetto della mescita esterna al LAC è una dimenticanza dei progettisti»

Attilio Bignasca risponde con un'altra interrogazione alla risposta dell'Esecutivo in merito al "gabbiotto" per la ristorazione. «Vi lamentate delle troppe interrogazioni e interpellanze, ma voi non siete chiari. Il LAc sarà come il Duomo di Milano, mai finito?»

LUGANO - Il LAC, Attilio Bignasca e il Comune di Lugano: una sorta di guerra aperta che pare non conoscere fine. Il leghista, infatti, risponde con una nuova interrogazione alla risposta fornita dal Municipio allo stesso. Bignasca aveva interrogato il Municipio in merito a quello che definiva "un gabbiotto" precario e improvvisato, per la ristorazione, pregando di rispondere «con la stessa solerzia dimostrata a fronte dell'atto parlamentare della sezione PLR di Lugano Giovanna Viscardi sull'accesso al bar Mojito proditoriamente negato al suo cane nell'ora di punta: un problema che toglie il sonno ai luganese. Poiché in entrambi i casi è coinvolta una mescita su suolo pubblico, s'impone parità di trattamento». Ebbene, il Municipio ha risposto, che «non potendo quella definitiva essere realizzata in tempo utile per l'apertura del LAC la ditta Gabbani SA, con cui abbiamo un contratto, ha proposto al Municipio una soluzione provvisoria, poi posta in essere. Oggi Bignasca passa al contrattacco. «Tramite la stampa l’Esecutivo si lamenta dell’eccessivo uso da parte dei Consiglieri Comunali dello strumento delle interrogazioni e interpellanze. Ma la principale causa di questo numero di atti da parte dei Consiglieri Comunali è data dalla mancanza di trasparenza nelle comunicazioni da parte del Municipio», afferma, portando il presente quale ultimo esempio in ordine temporale. «Per evitare le stucchevoli accuse di interessi personali, premetto che non ho partecipato al “concorso” per il “FOOD & BEVERAGE” e che la società “Hotel Gabbani SA” ha trovato rapidamente la soluzione a una dimenticanza», a suo avviso da parte dei progettisti del LAC. E dunque chiede al Municipio luganese se «la realizzazione del LAC non è stata dichiarata conclusa nel luglio 2014 e i collaudi iniziati nel settembre 2014 per concludersi ben prima dell’inaugurazione?» Seguono altre nove domande, tra cui la data del progetto della mescita definitiva, il costo di realizzazione dell'appalto totale, come procede la sistemazione dell’area a monte del LAC dov’erano sistemati i container dell’Impresa e tempistica e costi necessari per la trasformazione della scena teatrale in scena musicale e viceversa. Poi domanda come mai sia stata scartata la variabile che prevedeva una fontana in mezzo alla piazza e con che scopo sia stato assegnato un nuovo mandato Fr. 105'753.60 del 23.01.2014 alla BI Consulenze SA “Supporto al lavoro progettuale NCCL LAC”. Bignasca prosegue scrivendo che «il Municipio esclude che si voglia trasformare la piazza del LAC in una fiera di San Martino. Si esclude anche che il LAC diventi come il Duomo di Milano in cui i lavori sono in corso da secoli?» Poi la stoccata finale: «Quando il Municipio la smetterà di raccontare ai Consiglieri Comunali e ai cittadini di Lugano fandonie/bugie (come quella dell’esistenza del progetto della mescita esterna) e quarti di verità?»
Tags
municipio
lac
mescita
progetto
sa
progettisti
dimenticanza
comunali
consiglieri
ristorazione
© 2024 , All rights reserved