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Cronaca
24.09.2015 - 10:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Marina Carobbio, «Alptransit, energia, finanze: ecco perché voterò sì»

La Consigliera nazionale socialista è favorevole all'aggregazione del Bellinzonese. «È un tema sentito, e ritengo che i cittadini abbiano modo di analizzare i pro e i contro. Se vincerà il sì, auspico una forte partecipazione popolare ai processi che seguiranno»

BELLINZONA - Proseguiamo con i pareri dei candidati al Consiglio nazionale bellinzonesi sul progetto di aggregazione che porterà i cittadini della regione al voto il prossimo 18 ottobre. Marina Carobbio, consigliera nazionale uscente PS, è favorevole. «Lo sono poiché ritengo che l'aggregazione di Bellinzona sia un passo necessario per far fronte alla sfide con cui l'agglomerato tutto sarà confrontato nei prossimi anni. L'anno prossimo aprirà Alptransit e ci saranno dunque delle discussioni da fare a livello pianificatorio, ed è importante portarle avanti con un Comune forte per poter per esempio combattere la speculazione che mette a rischio il territorio».Quindi anche per lei Alptransit è determinante nella scelta.«È uno de fattori. Vediamo già oggi il fiorire sia a Bellinzona che negli altri Comuni di abitazioni e di costruzioni che pongono diversi interrogativi: sono necessarie? Vi sarà davvero un aumento della popolazione? Sono edificate in maniera corretta? Per far fronte a queste e altre sfide si deve andare oltre i confini comunali e serve un Comune aggregato».Parla di altre sfide: quali vede all'orizzonte?«Oltre a quelle legate alla salvaguardia del territorio, ve ne sono altre collegate alla svolta energetica. Ci sono dei Comuni, come il mio (Lumino, ndr), che hanno fatto passi in avanti in questa direzione. Ciò dovrebbe essere attuato da tutto il Bellinzonese e addirittura dal Ticino intero. Chiaramente anche l'elemento finanziario conta, conoscere le difficoltà dei Comuni porta a dire che ci vuole l'aggregazione».Con un'eventuale aggregazioni, tutti i Comuni potrebbero continuare a essere rappresentati politicamente?«Va garantita anche in futuro una forte partecipazione dei cittadini alle decisioni e maggior ragione con un Comune aggregato. Quando ci sarà il progetto concreto tutti potranno partecipare se lo vorranno, già oggi si hanno in certi Comuni difficoltà a trovare persone che si mettono a disposizione. Auspico una forte partecipazione popolare per seguire i processi che seguiranno l'aggregazione, se essa passerà».Per quanto concerne la questione identitaria, lei cosa pensa?«È importante, ma non viene messa in discussione dal progetto aggregativo. Io sono di Lumino e sono favorevole, comunque mi identificherò sempre col territorio in cui vivo, quello del mio Comune. Capisco la preoccupazione ma va fatto capire che l'identità non è minacciata, anzi. Le varie società sportive, per esempio, che oggi esistono a livello locale continueranno a esistere. In diversi campi si vedono associazioni che collaborano pur mantenendo la loro peculiarità legata alla collocazione territoriale».A suo avviso, i cittadini sono sufficientemente informati su pro e contro o voteranno di pancia?«Me lo auguro, sì. In queste settimane è stata messa sul tavolo molta documentazione da parte di entrambe le parti e credo che i cittadini possono farsi un'opinione. Ci sono interventi sui media come il vostro e dibattitti pubblici. È un tema molto sentito nel Bellinzonese».
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