I deputati momò in soccorso dell'OBV. Basterà?

MENDRISIO - La parole di Brenno Balestra hanno colpito nel segno. Senza peli sulla lingua, ieri ha denunciato l'inefficienza dell'Ospedale Beata Vergine: mancanza di cliniche dove mandare i pazienti che non possono essere dimessi, con la conseguenza di non poter ricoverare nuove persone bisognose di cure. E con la pianificazione ospedaliera c'è il rischio che la situazione peggiori. I deputati del Mendrisiotto sono stati chiamati in causa, e in quattro hanno risposto, riunendosi ieri prima della seduta del Gran Consiglio. Si tratta del socialista Ivo Durisch, dei pipidini Maurizio Agustoni e Giorgio Fonio e del liberale Samuele Cavadini. L'intento è di promuovere un incontro con i vertici dell’OBV di Mendrisio, alla presenza di rappresentanti della Commissione pianificazione ospedaliera. «Vogliamo approfondire la problematica e capire se c’è la possibilità di intervenire», ha detto Ivo Durisch a La Regione. Il vicepresidente del Circolo medico del Mendrisiotto, il dottor Edy Massera, non si fa illusioni. «È anni che conduciamo questa battaglia». La speranza è l'ultima a morire, ma non sarebbe sorpreso se nessuno facesse nulla per la regione. Racconta di un incontro fra i vertici dell'OBV e i granconsiglieri, con la presenza dei vertici dell'Ente Ospedaliero Cantonale, in cui ha chiesto di affermare con sicurezza di voler salvare gli ospedali periferici e alcune cliniche. «I parlamentari, tra cui alcuni volti nuovi, hanno mostrato di voler saperne di più: vedremo con quale seguito. Il nodo, adesso, è politico. D’altro canto il Mendrisiotto ha pretese più che giustificate e provate, cifre alla mano. Ciò che non è il caso in altri distretti. I malati, in particolare i più fragili, hanno bisogno e oggi. Tant’è che ci vediamo costretti a trasferirli, come pacchi postali, altrove per la convalescenza, anche fino a Faido, con evidenti disagi per le famiglie».