Paolo Beltraminelli, «nessun complotto ai danni del Mendrisiotto»

MENDRISIO - Il secondo film della Palmira si intitola "Complotto nel Mendrisiotto". È questo l'unico complotto esistente nella zona, non certo quello della pianificazione ospedaliera, almeno secondo il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli. Nella scorsa settimana, si è sollevato un polverone, partito da un'intervista del primario Brenno Balestra, che denunciava la difficile situazione dell'Ospedale Beata Vergine. Numerosi politici della zona lo avevano seguito, chiedendo più considerazione per il nosocomio, che necessiterebbe di più posti post acuti. È dell'altro ieri, per esempio, una lettera del Municipio di Chiasso al Consiglio di Stato, dove si chiedono ulteriori 15 posti nella regione. «Il Municipio di Chiasso, per quanto riguarda la proposta della Commissione del Parlamento cantonale sulla pianificazione ospedaliera, e meglio sulla distribuzione dei letti post-acuti per Distretto, proprio non riesce a comprendere perché per il Distretto del Locarnese si disponga di una percentuale dello 0.9 per 1'000 abitanti, per quello del Luganese e del Bellinzonese entrambi dello 0.8 per 1'000 abitanti, mentre per il Mendrisiotto è prevista una percentuale dello 0.6 per 1'000 abitanti. Il minimo che si possa concludere è di essere discriminati, senza che venga fornito uno straccio di giustificazione», si legge nella missiva. Dalle colonne del Giornale del Popolo, Paolo Beltraminelli ha difeso la pianificazione. A suo avviso, «in un contesto caratterizzato dalla volontà di garantire l’assistenza sanitaria stazionaria su tutto il territorio, la Pianificazione ospedaliera mira a garantire un’ampia diffusione delle cure di prossimità e di qualità in tutte e quattro le macroregioni del Cantone». Il che comporta però delle scelte. «Il Messaggio governativo è stato preceduto da un'ampia, intensa e meticolosa consultazione, che ha visto coinvolti tutti gli attori proprio per questa consapevolezza che la concertazione è la chiave per una visione di respiro cantonale. Non parlerei quindi di "complotto nel Mendrisiotto" come fatto simpaticamente dal dottor Balestra».