Il PS sta con Spasmo. «Attacco vile di una stampa che fa da delatore e inquisitore»

LOCARNO – Ieri una vera e propria bufera mediatica ha travolto il candidato al Consiglio comunale di Locarno Ali Yeucel Uetebay. Il motivo? Il candidato indipendente sulla lista del PS, col nome d’arte di Spasmo, ha pesantemente insultato la polizia in una canzone. Il problema? Che essa risale a sei anni fa, come ha spiegato Uetebay sul nostro portale, ed è stata dettata dalla rabbia legata ad alcuni episodi. Una bravata di gioventù che no rifarebbe più, ha detto. Nessuno, oltretutto, pareva ricordarsene più, se non fosse stato per degli anonimi che hanno segnalato il testo ad alcune redazioni. Ci si attendeva una presa di posizione del PS. Ieri sera, come ci conferma lo stesso Spasmo, ci sarebbe dovuto essere un incontro con il partito, poi saltato. I socialisti locarnesi non hanno alcuna intenzione, comunque, di stralciare la candidatura ed anzi in un comunicato stampa sostengono il loro candidato. «Evidentemente, le prossime elezioni comunali stanno dando alla testa a parecchie persone che, sfruttando la loro posizione, diventano delatori e inquisitori», è il duro attacco rivolto a una parte della stampa. «Il portale Ticinonews ieri ha attaccato un nostro candidato che sei anni fa, a seguito di un pestaggio di due minorenni da parte di due agenti di polizia aveva scritto una canzone rap dai toni forti e per la quale è stato condannato a una pena pecuniaria». La nota ricostruisce l’importante maturazione conosciuta da Uetebay nel frattempo, evidente nel suo impegno in associazioni no profit, una delle quali fondata da lui e che registra in modo gratuito le canzoni dei giovani locarnesi. «Il PS reputa questo vile attacco un modo indegno di fare informazione, meglio sarebbe mala informazione. Un modo di fare politica esecrabile perché, oltre a mettere alla berlina una persona corretta, infanga un partito dimostratosi sempre estremamente attento nel suo agire». Il partito, dunque, «si distanzia da questi metodi, li condanna senza mezzi termini e si augura che, in futuro, il clima della campagna elettorale possa rientrare nella giusta dialettica del confronto delle idee. Ribadiamo», conclude il comunicato «la nostra fiducia e il nostro sostegno al nostro candidato».