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Cronaca
01.02.2016 - 12:240
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Galeazzi chiama la sinistra. «Ci dica da che parte sta dopo gli ultimi avvenimenti al Macello»

I Consiglieri Comunali UDC con diversi colleghi di altri partiti stanno redigendo un’interrogazione dopo i fatti del weekend. «Il Municipio deve avere il coraggio di prendere in mano la situazione, elezioni o meno!»

LUGANO – «Mi chiama al momento giusto», esclama il consigliere comunale Tiziano Galeazzi quando lo contattiamo per parlare di quanto accaduto sabato notte all'ex Macello. Dopo aver visto i fatti, «abbiamo preparato un’interrogazione già firmata da diversi colleghi del Consiglio comunale di diversi partiti, che partirà oggi pomeriggio. Stiamo raccogliendo ulteriori firme». «È una situazione intollerabile, il Municipio deve poter intervenire al più presto perché la gente è stufa», dice, senza mezzi termini. «Lo si vede anche parlando con la popolazione, essa non capisce perché il Municipio tentenna e tollera queste violenze per di più contro la Polizia. Non si può più andare avanti così, devono prendere in mano quel sedime al più presto». L’interrogazione chiederà al Municipio che cosa pensa di quanto accaduto, che tipo di provvedimenti vorrebbe prendere e quando sono pianificati lo sgombero e la ripresa del sedime. «Non devono più passare ulteriori anni. Il Municipio aveva già ipotizzato di aver proposto lo stabile per altre destinazioni culturali, ma qualsiasi cosa si faccia dell’edificio ci aspettiamo che entro la primavera il problema sia risolto. Lugano ha un suo biglietto da visita, che immagine si dà di questa città?». Per Galeazzi, l’episodio del weekend è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Condanniamo fermamente quanto successo e sosteniamo le forze dell’ordine, con l’ultima violenza il “tempo delle mele" è finito. Come si può permettere un atteggiamento cosi aggressivo, quando per anni la politica e il Comune hanno chiuso un occhio su tutto quanto è successo al Macello e in altri siti prima di esso. Offri una mano (per un compromesso) e ricevi aggressioni verbali e fisiche?» Il disappunto dei firmatari dell’interrogazione è rivolto anche ai partiti «più tolleranti ai molinari. Non hanno mai detto nulla. Chiediamo loro il perché non prendono una posizione critica di fronte a questi fatti incresciosi di sabato. Sarebbe da parte loro un segnale forte che possa far capire che hanno esagerato e superato i limiti».
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