«Firme estorte? Falso, speriamo non siano stati istigati a dirlo»

LOSONE - La Lega nega il caso delle possibili firme estorte, venuto alla luce nel weekend. Sette cittadini, di comprovata fede liberale radicale e pipina, hanno dichiarato di essersi trovato nella lista dei proponenti per il Movimento di via Monte Boglia, avendo firmato solamente una petizione a favore della squadra di calcio locale in autunno. Beatrice Duca, presidente della Lega losonese, e il collega di partito Adriano Beretta, non nascondono la loro sorpresa. In una nota, fanno sapere come le firme dei proponenti siano state raccolte fra fine dicembre 2015 e gennaio 2016, con fogli in cui era presente in modo chiaro la dicitura "I proponenti". «Impossibile confonderlo con qualsiasi formulario di petizione, che si presenta totalmente diverso. Inoltre non era un foglio bianco come dicevano, ma figuravano già altre quattro firme. La persona che ha raccolto le firme ha spiegato di che si trattava», proseguono, confermando la presenza del simbolo del partito sul foglio. «Non sappiamo come mai queste persone abbiano preso questa posizione e ce ne dispiace. Speriamo solo che non siano state istigate o obbligate da altri partiti a contraddire il loro operato, in quanto non posso pensare che si arrivi a questi livelli», si sono poi chiesti con amarezza Duca e Beretta, i quali, stando a La Regione, prima di smentire con il comunicato non hanno contattato né incontrato i sette che si definivano "leghisti per caso". Ci sarebbe anche il caso di un 74enne che ritiene di non aver mai firmato: neppure lui sarebbe stato contattato dai vertici leghisti losonesi. La segnalazione alla Magistratura da parte dei sette sarebbe comunque partita.