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Cronaca
15.03.2016 - 18:450
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

LOCattiva festeggia «un plebiscito. È un problema sentito da tutti»

Fabrizio Sirica commenta le 3193 firme consegnate al Municipio di Locarno e punzecchia l'Esecutivo. «Più di 3000 persone non la pensa come loro...»

LOCARNO - Una città che capisce di non essere attrattiva per i giovani e, in tutte le fasce d'età, vuole cambiare qualcosa. È il quadro che hanno ricavato i promotori della petizione di LOCattiva, che chiedeva cinque misure a favore dei giovani, fra cui di poter usufruire gratuitamente di luoghi pubblici per organizzare eventi, di avere più flessibilità riguardo orari e deroghe. Oggi sono state consegnate in Municipio 3193 firme. «Ci eravamo fissati l'obiettivo di 3000 sottoscrizioni, e l'abbiamo superato. 1968 sono state raccolte online e le restanti cartacee. Un terzo delle firme è arrivato da domiciliati a Locarno, più del 70% invece sono di comuni del Locarnese ed è la prova che Locarno è il punto di incontro e di scambio, i giovani si concentrano nel suo centro», spiega Fabrizio Sirica. C'è qualcosa in particolare che è emerso e che volete sottolineare?«Ci ha fatto molto piacere che il 66% delle firme è arrivato da persone sotto i 30 anni, Il target erano loro, ma per molti si trattava della prima volta che prendevano posizione su qualcosa, che si rendevano conto che si può affrontare un problema in democrazia facendo sentire la propria voce. Abbiamo spiegato loro che la petizione è un segnale dato dai cittadini, anche non svizzeri e minorenni, e in questo percorso abbiamo notato una sorta di educazione alla cittadinanza. Anche persone non attive politicamente si sono impegnate ad aiutarci e sono stati coinvolti: il messaggio che vogliamo far passare è che non basta lamentarsi e che ognuno può fare qualcosa». Il Municipio aveva risposto alla petizione con un comunicato, volete dire qualcosa ai Municipali?«Più di 3000 persone non la pensano come loro e qualche domanda dovrebbero farsela... È una provocazione che vogliamo lanciare. D'altronde, prima di lanciare la petizione avevamo effettuato uno studio da cui era risultato che il 95% dei giovani ritiene il Municipio insensibile alle sue necessità, ed ora abbiamo una riconferma: vogliamo che l'Esecutivo prenda posizione punto per punto, dicendoci se intende implementare le misure richieste». In periodo di campagna elettorale, non farà loro piacere... «Io sono candidato ma scindo completamente i due ruoli. Con LOCattiva ci stiamo ponendo da due anni e non voglio confondere le cose, di sicuro può essere una pressione per il nuovo Municipio, facendo capire che è un tema sentito e che bisogna lavorarci non solo in campagna elettorale». Le persone che non rientrano nel target dei giovani che reazione hanno avuto?«Abbiamo anche il 5% di over 60, un dato che poteva essere più alto ma che risente del fatto che un grande contributo è stato dato da Facebook. Abbiamo ovviamente allestito delle bancarelle in cui abbiamo parlato con gente "più in età", però importantissimi sono stati i social e l'online. È comunque rinfrancante che anche chi è meno giovane abbia capito che manca la politica verso le persone fra 16 e 30 anni, compresa gente che vive in Piazza. Qualcuno ci ha voluto incontrare e ci ha parlato di lunghi periodi in cui non si sono attività, poi ha sottoscritto la petizione: si tratta di un 70enne!»E che critiche avete ricevuto?«Ce ne sono state molto poche. Quasi tutti hanno sottoscritto, sono state davvero poche le persone che hanno detto di non essere interessate o non d'accordo, siamo felici del fatto che sia stato un plebiscito. Aiuta il fatto di essere apartitici? È uno degli scopi dell'associazione, essere non apolitici perché ogni cambiamento è in qualche modo politico, ma apartitici, dato che la cosa importante è il tema, ovvero la politica giovanile. Questo piace ai giovani, che spesso sono staccati dal partito».
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