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Cronaca
20.04.2016 - 16:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Costantini, il primo sindaco Verde. «Ho corso solo e ho vinto, a sorpresa»

Classe 1984, è stato eletto a Rovio. «Denti? Dico solo peccato che non lasci il posto a un eletto verde. Non condividevo le scelte di Savoia». Per lui, essere verdi vuol dire...

ROVIO - È giovane ed è Verde: il partito, pur confrontato con un momento difficile per i contrasti interni, festeggia il suo primo sindaco. È Riccardo Costantini, classe 1984, eletto a sorpresa a Rovio: abbiamo voluto conoscerlo meglio.Lei è il primo sindaco Verde, sensazioni?«Senz'altro, dopo il risultato delle urne, sono stato sorpreso e molto felice. Sinceramente all'interno del nostro gruppo nessuno si aspettava la mia elezione in Municipio e un risultato del genere! Mi auguro di poter essere un apripista».È stato eletto in un momento complicato per i Verdi, nel partito serve un rinnovamento? Magari con persone come lei che sono al di fuori delle polemiche interne?«Mi sono sempre occupato di politica solo a livello comunale. Se si riferisce al signor Denti, preferisco non dire nulla al riguardo. Mi dispiace solo che rimarrà in Gran Consiglio da indipendente e non lascerà invece il posto ad un Verde eletto. Adesso mi concentro nel mio comune, dove ci sono molte cose da fare e da sistemare. Senz'altro i Verdi hanno bisogno di giovani come me e ce ne sono: basti vedere le ultime elezioni». Adesso come adesso, dopo qualche tendenza leghista con Savoia, cosa vuol dire essere Verde?«A livello comunale significa soprattutto l'impegno, nei piccoli comuni come il nostro non è tanto il partito che conta, ma le idee e l'impegno. A Rovio vuol dire difendere gli spazi verdi dall'edificazione selvaggia, salvaguardare le sorgenti, fare gli investimenti giusti nelle infrastrutture e nella scuola. A livello ideologico, significa impegno, siamo un gruppo di minoranza che si assume le proprie responsabilità, dietro di me, anche se sono l'unico eletto, c'è un gruppo che mi sostiene e dimostreremo che sappiamo prendere le nostre decisioni. Per quanto riguarda il partito cantonale, non condividevo molto le scelte prese da Savoia, adesso mi sembra che la nuova Direzione del Partito spinga verso la sinistra socialista, basti vedere quante liste rosso-verdi ci sono state alle comunali. Mi piace? Non mi esprimo in merito, nei comuni contano le persone e le idee, se si riesce a collaborare tanto meglio. Prima delle elezioni sono stato contattato dai socialisti, ora in lista civica, ho preferito correre da solo col rischio di non essere eletto, ma mi pareva giusto verso il nostro gruppo e le nostre idee». Il vostro comune tendenzialmente è sempre stato dalla vostra parte, come mai?«Siamo sempre stati un comune con un'alta percentuale di schede verdi. Nell'ultimo periodo la percentuale si è abbassata, forse complice l'avvicinamento all'iniziativa del 9 febbraio dell'UDC, ora sembra che gli elettori siano tornati. Da quando sono Municipale, molte persone si sono riavvicinate alla politica e stiamo creando un bel gruppo».Al di là dell'appartenenza partitica sono stati eletti diversi sindaci giovani, la gente ha voglia di volti nuovi e di un nuovo modo di fare politica?«Il nostro Comune ha l'età media dei Municipali eletti più bassa del distretto, io sono il più giovane. A Rovio sicuramente sono state scelte persone nuove, con due soli Municipali riconfermati. Però penso per esempio a Brusino, i cui componenti dell'Esecutivo hanno una media di 66 anni, dunque dipende molto dal singolo comune». Quali saranno i temi fondamentali a Rovio?«Senz'altro le finanze, bisogna recuperare dei ritardi amministrativi che si sono accumulati. Abbiamo due nuove assunzioni, un contabile e un tecnico comunale, in modo che la Cancelleria abbia il personale necessario per recuperare i ritardi. Una volta sistemati, si deve iniziare a recuperarne altri, per esempio nella scuola: la nostra Ala Materna ha bisogno di una ristrutturazione. Poi c'è molto da fare per la sicurezza delle strade e la bellezza della nostra piazza Fontana non è abbastanza valorizzata, inoltre ci sono le canalizzazioni, in ritardo da molto tempo. Ho ottenuto il dicastero Edilizia Pubblica e privata, un argomento cui teniamo molto. Siamo giovani e non vediamo l'ora di cominciare, ci sono tanto entusiasmo e voglia di fare!»
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