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Cronaca
21.04.2016 - 06:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il sindaco più giovane del Cantone: «la legislatura del progresso e degli investimenti»

Sebastiano Gaffuri, classe 1990 e granconsgliere, è il sindaco più giovane del Cantone. «Il mio Breggia è un Comune per famiglie, e con la fibra ottica... »

BREGGIA - A 26 anni non ancora compiuti, il liberale Sebastiano Gaffuri è il sindaco più giovane del Ticino: nei giorni scorsi ha preso ufficialmente il comando del Comune di Breggia. È un volto già noto nella politica, essendo ormai da un anno in Gran Consiglio con la casacca del PLR.Che effetto fa essere il sindaco più giovane del Cantone?«Sono onorato di poter ricoprire questa carica, ringrazio tutti coloro che mi hanno dato la fiducia, ovvero i cittadini e le cittadine di Breggia. Da uscente pensavo di poter fare un buon risultato ma mai di conquistare così tanti voti, soprattutto preferenziali, che mi hanno decretato sindaco. I festeggiamenti e l'emozione hanno subito lasciato spazio alla consapevolezza delle responsabilità che avrò con la carica. Negli ultimi quattro anni mi sono impegnato parecchio, spero di aver operato al meglio, con grande volontà, tenacia, spirito di abnegazione e la grande umiltà che mi ha sempre contraddistinto, penso sia piaciuto questo di me». Lei è anche in Gran Consiglio, una carica aiuterà a svolgere l'altra?«Sicuramente, il fatto di essere deputato aiuta nei rapporti con il Cantone e lo Stato, e in questo periodo i Comuni sempre più spesso sono chiamati a collaborare con gli uffici cantonale ed anche col Consiglio di Stato. Come granconsigliere sono in un legislativo, come municipale in un esecutivo e perciò riesco a vedere le due facce, e sicuramente posso portare le esperienze dell'esecutivo al legislativo cantonale, che è l'organo che a sua volta impone le leggi agli esecutivi comunali. Le due cariche saranno complementari».Parlando di Breggia, punterete sull'essere un "Comune per famiglie"?«È un Comune a prevalenza residenziale, poche le attività economiche, esclusi piccoli negozi di paese, la posta e alcune imprese. La sfida con cui saremo confrontati in questo quadriennio è attirare ancora più famiglie a venire a vivere qui. Prima di tutto evitando un aggravio fiscale, ed in secondo luogo favorendo chi vuole ristrutturare nei nuclei. Il Comune è attrattivo anche per i giovani: in cinque minuti siamo a Chiasso, in dieci a Mendrisio e in venti a Lugano, dunque il giovane che lavora tutto il giorno in una di queste città è felice di rientrare alla sera nella valle. Sono dunque certo che non si avranno i dati di qualche anno fa, quando tutti scappavano, anzi la tendenza è quella di un aumento della popolazione». Parlava di attività economica quasi inesistente, siete rassegnati o si può fare qualcosa per invertire la tendenza?«In valle stanno sviluppando la fibra ottica, siamo giunti a Caneggio. L'espansione delle nuove tecnologie, in particolare la trasmissione veloce dei dati, sarà un qualcosa in più per chi vorrà venire a insediarsi in valle. Sarà utopico ma penso che per determinate attività che hanno bisogno di una velocità di trasmissione dei dati cosa ci potrebbe essere di più bello di lavorare all'ombra del Monte Generoso sapendo di poter comunicare velocemente con tutto il mondo?»La manovra da 180 milioni potrebbe far sì che vi siano delle riduzioni nelle deduzioni per chi va al lavoro in auto, potrebbe penalizzarvi?«Sui contenuti della manovra sono a conoscenza solo di quanto è stato riportato dai giornali. La nostra valle è affacciata sui centri, gli spazi da percorrere non sono quelli della Val Maggia o della Valle di Blenio, non credo che se si andasse nella direzione indicata dalla stampa ci sarebbe un aggravio eccessivo per i nostri cittadini».Ci sono altri temi che le sono cari?«Il Comune di Breggia da neonato è passato nella sua fase adolescenziale, dove sta scoprendo di voler fare bene e tanto. Spero che la prossima sia la legislatura del progresso, del progettare, del costruire, del fare. Sul tavolo abbiamo tantissimi progetti avviati, già approvati dal legislativo, penso alle infrastrutture di base e alle strade. Una volta terminati questi grossi progetti si potranno ampliare le vedute, in particolare mi riferisco a progetti importanti quali il centro scolastico di Lattecaldo, i magazzini comunali, oltre che alla riqualifica degli spazi zone pubblici. Sarà, ritengo, meno la legislatura del gestire e più quella dell'investire».
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